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Chivuha chiesto di 'abbassare le aspettative da parte di tutti' nei confronti di Pio Esposito. Dopo il gol in Champions League contro l'Union ha spiegato: "Non guardo gol e assist, guardo il lavoro che sta facendo tutti i giorni e che fanno anche gli altri. Sono contento di avere a disposizione giovani affamati, con personalità forte e qualità, ma soprattutto con margini di miglioramento", ha detto il mister a proposito del suo attaccante.
Ma c'è poco da fare: il giovane nerazzurro ha attirato l'attenzione di tutti già da qualche anno. In Serie B 22 gol in due anni con lo Spezia che non sembrano frutto del caso e quando è arrivato all'Inter per il Mondiale per Club i tifosi si sono stropicciati gli occhi.
E hanno in pratica festeggiato quando hanno avuto la conferma che Ausilio e Marotta insieme a Chivu avevano deciso di trattenerlo a Milano e di inserirlo nella rosa degli attaccanti a disposizione dell'Inter. In pochi mesi lui ha esordito in Serie A con la prima maglia, con la maglia della Nazionale italiana e in Champions League e ha segnato un gol in Serie A, un gol con la maglia dell'Italia e uno in Coppa.
Mentre i soliti detrattori si preoccupano di specificare che è ancora troppo giovane e c'è da aspettare, e qualcuno dice pure che è sopravvalutato, c'è chi continua a dire che è un giocatore diverso e si vede. Un giocatore di cui l'Inter e pure gli Azzurri hanno bisogno. Così il dibattito su Pio impazza e mentre lui, cerca di fare di tutto - come ha promesso al mister e anche a sé stesso - per restare con i piedi piantati a terra, intorno a lui il mondo si muove. E contunua a dargli l'attenzione che merita. E se per molti non la merita ancora, la speranza è che la meriterà.
Intanto l'attaccante nerazzurro si è preso la prima pagina di Sportweek. Un pallone in mano e la maglia interista addosso sul settimanale de La Gazzetta dello Sport che sarà in edicola sabato.
Nella presentazione della cover del giornale si legge: "Francesco Pio Esposito, ma è sufficiente Pio. Vent’anni, mezzo napoletano e mezzo bresciano. Una vita all’Inter (dei giovani), una parantesi allo Spezia (Serie B, 22 gol in due anni) e ancora Inter (quella vera). L’ultima, conquistata al Mondiale per club in America segnando al River Plate. Poi, da agosto in avanti, una serie di prime volte: primo gol in Serie A, primo gol in Nazionale, primo gol in Champions League. E intanto in Italia, social compresi, si scatenava la Piomania". Piomania, mister. Abbassare le aspettative sarà una bella impresa.
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