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FIGC, inaugurato nuovo museo del calcio. Gattuso: “Vi devo le scarpette del 2006”

Eva A. Provenzano
Eva A. Provenzano Caporedattore 
Il ct ha partecipato all'evento - che si è tenuto a Coverciano - insieme a Gravina, Buffon e Donnarumma

Nelle scorse ore è stato inaugurato a Coverciano il ‘Nuovo Museo del Calcio’. ‘Padrone di casa’ di questa serata il presidente della Fondazione Museo del Calcio, Matteo Marani, che presenta gli ospiti in un parterre de rois riempito da campioni del mondo e dalle più alte personalità del calcio italiano. All'evento hanno partecipato il presidente Gravina, Buffon, Gattuso e Donnarumma in rappresentanza dell'Italia.

«Sono orgoglioso di poter prendere parte a questo evento. Il museo del nostro calcio è un luogo fisico, abbellito e ristrutturato, con un grande entusiasmo che ha accompagnato questa evoluzione; ma è anche un luogo che racchiude un ricco patrimonio materiale e immateriale, dove ogni oggetto compone un puzzle che è l’identità non solo del nostro calcio, ma anche del nostro Paese. La memoria non è nostalgia, ma responsabilità. E noi dobbiamo adempiere questa responsabilità», ha detto il presidente della Federcalcio.

Gennaro Gattuso ha detto: «Mi riempe di orgoglio e sento tanta responsabilità di essere il ct della Nazionale italiana. So che è dura ma andiamo avanti. Poi ho un debito con voi, ma devo andare giù in Calabria perché la mia mamma non fa passare nessuno e ti devo regalare le famose scarpette del 2006 che non ti ho ancora consegnato. Era da qualche anno che dovevo venire qua, ho ricordi da bambino, non ricordavo qualche maglietta, veramente emozionante», ha detto ridendo.

Infine gli interventi di Buffon, e dell’attuale capitano della Nazionale, Gianluigi Donnarumma. «Conoscere il nostro passato fa sì che il percorso verso il futuro sia meno insipido e abbia più colore: dà un senso più profondo a tutto», ha detto l'ex numero uno dell'Italia oggi tra i dirigenti della Nazionale. «Abbiamo una grande storia dietro di noi e quindi una grande responsabilità. Speriamo di scrivere tante nuove pagine di storia del calcio italiano insieme al Ct», ha aggiunto Gigio.

(Fonte: Figc.it)