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fcinter1908 ultimora Inter, il 2-1 col Sassuolo riporta a un tormentone di Inzaghi. Una mossa da non sottovalutare

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Inter, il 2-1 col Sassuolo riporta a un tormentone di Inzaghi. Una mossa da non sottovalutare

Daniele Vitiello
Daniele Vitiello Redattore/inviato 
L'analisi di Fcinter1908.it all'indomani di Inter-Sassuolo gara in cui i nerazzurri sono tornati a vincere in campionato dopo il successo con l'Ajax

La continuità c’è stata, almeno dal punto di vista del risultato. Non tragga in inganno però lo striminzito 2-1. L’Inter contro il Sassuolo avrebbe meritato una tranquillità che invece non ha raggiunto neanche a pochi istanti dal triplice fischio. Per quanto ha prodotto, la squadra di Chivu avrebbe potuto vivere una serata diversa e godersi in serenità una gara in discesa dopo il gol siglato da Dimarco. Così non è stato e su questo, in particolare, bisognerà lavorare. Limite tra tanti meriti che questa squadra si trascina dietro già dall’ultimo quadriennio. Ricordando le parole che proprio Simone Inzaghi ripeteva in certe occasioni, anche a proposito degli attaccanti dalle polveri bagnate: creare chance e poi sbagliarle è sicuramente meno preoccupante rispetto a non riuscire neanche ad avvicinarsi alla porta avversaria.

Il focus di Chivu deve essere principalmente sul gioco. Da questo punto di vista la squadra è riuscita sicuramente a produrre abbastanza, forse però deve ancora lavorare sull’equilibrio in campo. La ricerca più spudorata della verticalità finisce in certi frangenti per svuotare il centrocampo, considerando i movimenti e compiti diversi che chiede ai tre in mezzo. Un sempre più in palla Calhanoglu è riuscito a evitare particolari squilibri, insieme anche all’ottimo lavoro di Sucic. Chi ancora non è in grado di mostrare la sua miglior versione è Nicolò Barella: il folletto nerazzurro sembra ingabbiato nella paranoia di voler dimostrare di essere quello di sempre che gli sta togliendo un pizzico di tranquillità. Tornerà a giganteggiare: se vorrà accelerare il percorso, dovrà entrare in campo libero dal punto di vista mentale.

C’è poi una scelta di Chivu che non deve essere sottovalutata. La gestione dei due portieri, di cui ha parlato chiaramente anche nel post partita. Si alterneranno molto più che in passato, perché a Martinez ha intenzione di concedere ‘partite serie’ e non solo marginali con l’intenzione di tenerlo allenato e pronto a per l’eventuale continuità in caso di necessità. Una scelta precisa, che però comporta una conseguenza che si è vista già ieri. Con lo spagnolo in campo, l’Inter di oggi rinuncia ancora di più al palleggio nella propria area.

Che parta dai suoi piedi o che scarichi sui centrocampisti, pronti a raccogliere la palla nelle sue vicinanze, la ricerca immediata delle punte rimane sempre la prima soluzione. Cosa che con Sommer avviene con meno esasperazione. Questo lascia pensare che il tecnico deciderà quando alternarli non soltanto in base alla forza dell’avversario, ma anche in base al modo in cui intenderà affrontare la partita. La presenza dell’uno o dell’altro può spostare molto di più di quanto si creda.