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Julio Cesar: “Sommer? Un portiere non si dimentica di parare dall’oggi al domani. Anche io…”
Julio Cesar, ai microfoni di Prime Video, ha preso le difese di Yann Sommer, finito nel mirino della critica dopo le ultime prestazioni non esaltanti: "Sommer? Anche io ho avuto dei momenti meno positivi. Sono cose che accadono, penso che la cosa più importante adesso è la parte mentale: un portiere deve stare tranquillo, non deve mai avere dubbi sulle sue potenzialità e lasciare tutto fuori dal campo. Penso che da quando è arrivato sta facendo cose bellissime con questa maglia e continuerà a farle".
"Non ho mai dato retta ai numeri e alle statistiche: deve continuare a fare quello che ha sempre fatto. Tutti i portieri vivono momenti meno belli. Ci sono passato anche io nell'anno del Triplete: all'inizio della stagione stavo facendo delle partite dove ho perso fiducia, ho dovuto recuperare autostima, forza mentale, e poi sono tornato il Julio Cesar a cui i tifosi dell'Inter erano abituati e ho chiuso con il Triplete, giocando da protagonista".
"Quando si parla tanto, la gente comincia a credere a queste cose. Nella mia prima stagione, Mancini mi chiedeva di non fare la barriera in un certo modo in cui io non ero abituato: a Palermo, alla mia prima partita, prendo gol su punizione. Poi a Torino, contro la Juventus, mi disse che Nedved non tirava mai sopra la barriera, alla fine scendi in campo condizionato. Nedvedi tirò la prima punizione sopra la barriera e io sono rimasto sul mio palo, alla seconda sono partito in ritardo e ho preso gol. La stampa cominciò a dire che Julio Cesar non era bravo sulle punizioni. Mentalmente devi fare un lavoro perché è dura. Per quello dico che deve avere pazienza, un portiere non si dimentica di parare dall'oggi al domani: ricordiamoci la partita contro il Barcellona a San Siro, ha portato l'Inter in finale".
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