fcinter1908 ultimora NYT – Lautaro, una caviglia per l’Inter: non accetta scarso impegno. Capito l’impresa di Inzaghi?

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NYT – Lautaro, una caviglia per l’Inter: non accetta scarso impegno. Capito l’impresa di Inzaghi?

Gianni Pampinella Redattore 

"Una delle forze dell’Inter degli ultimi anni è stata proprio la coesione del gruppo e un ambiente in cui i giocatori si parlavano con sincerità. Quello che Lautaro ha detto pubblicamente, non avrebbe esitato a dirlo anche in privato a Calhanoglu. Ma chi non è tutto dentro al progetto Inter, per lui rappresenta una delusione cocente".

"È stato così anche con Lukaku, suo vecchio compagno di reparto e amico, che nell’estate del 2023 è sparito dai radar del direttore sportivo Piero Ausilio mentre si discuteva del suo ritorno a titolo definitivo. Lautaro, invece, è sempre rimasto fedele all’Inter, anche nei momenti più difficili, quando sarebbe stato facile andare via. Chivu, alla sua prima stagione intera da allenatore in Serie A, avrà bisogno del suo spirito guida tanto quanto dei suoi gol".

"Ma Lautaro ha forse esagerato? Quelle, ha detto Calhanoglu, «sono parole che fanno male. Parole che dividono, non che uniscono.» Il suo post è stato messo “mi piace” da Marcus Thuram. Questa è una fase delicata di transizione per l’Inter. Si è parlato molto dell’età della rosa. Si è parlato del loro status perenne da outsider sottovalutati — l’Inter, la squadra senza stelle. Dovrebbe far riflettere sul lavoro fatto da Inzaghi".

"Il suo lavoro è stato sminuito e ridicolizzato dopo lo 0-5 contro il PSG a Monaco. E non dovrebbe esserlo. Dopo aver pareggiato con il Real Madrid nella fase a gironi con l’Al-Hilal, ha eliminato il Manchester City dal Mondiale per Club. Inzaghi ha paragonato l’impresa a «scalare l’Everest senza ossigeno».

"No: l’Everest era ciò che ha fatto con l’Inter — una squadra costruita in gran parte a parametro zero, mentre i vecchi proprietari (Suning) cercavano invano di rimborsare i nuovi (Oaktree). Se l’Al-Hilal lo ha reso uno degli allenatori più pagati al mondo, aveva ottimi motivi per farlo".

"Certo, in parte hanno dovuto sovrapagarlo per convincerlo a trasferirsi in Arabia Saudita. Ma era anche un riconoscimento del suo valore. Chivu, invece, deve dimostrare che il “fattore Inzaghi” non era poi così determinante, e che i giocatori sottovalutati da tanti stavano semplicemente rendendo secondo aspettative, non oltre ogni previsione".

"Il passato di Chivu nel settore giovanile nerazzurro lo rende, almeno sulla carta, il tecnico ideale per il ringiovanimento che Oaktree vuole attuare. Ha subito integrato i ragazzi della Primavera rientrati dai prestiti, come i fratelli Esposito e Valentin Carboni. Ha gettato nella mischia anche i nuovi arrivati Luis Henrique e Petar Sucic al Mondiale per Club, e farà lo stesso con Ange-Yoan Bonny e forse Giovanni Leoni — giovani che aveva già seguito da vicino al Parma nella seconda parte della scorsa stagione. Ma mantenere gli standard fissati da Inzaghi è tutt’altra cosa".

"Almeno, l’Inter oggi si ritrova nella miglior situazione finanziaria degli ultimi anni, dopo un’altra finale di Champions (senza dover pagare premi per la vittoria) e la partecipazione al ricco Mondiale per Club. È pronta a ripartire. Ma con o senza Calhanoglu, questa è una squadra che ha bisogno di nuovi Giovani Turchi".

(nytimes.com)