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Mancini: “Conte? Gioco coraggioso ed europeo, l’Inter può arrivare in fondo. Pirlo fortunato”

Il CT della Nazionale ha parlato anche dell'Inter

Matteo Pifferi

Lunga intervista concessa da Roberto Mancini a La Gazzetta dello Sport. Il CT della Nazionale ha parlato anche dell'Europa League, partendo dall'eliminazione della Juve dalla Champions:

«Ero sicuro che avrebbe passato il turno. Ma è stato un anno terribile, imprevedibile, difficile soprattutto per chi ha cambiato strada, come la Juve. Sarri non è riuscito a realizzare fino in fondo il suo calcio».

Tutte le squadra italiane, in generale, hanno reso in coppa meno del previsto.

«Sì, mi aspettavo di più anch’io. Ma sottolineo ancora l’eccezionalità della stagione che ha reso tutto imprevedibile. Sembrava che le squadre francesi, senza campionato, avrebbero sofferto. E invece il Lione ha goduto del riposo e si è presentato a Torino con più gambe della Juve, perché questa Serie A, compressa, al caldo dell’estate, è stata massacrante, oltre che avvilente per mancanza di pubblico. Nel finale sono calate quasi tutte, anche l’Atalanta che corre sempre tanto».

Anche la Roma.

«In campionato volava. In coppa è parsa svuotata. Anche il Napoli poteva fare meglio, ma, anche se in crisi, il Barcellona ha Messi, qualità, personalità e un’abitudine a queste gare che pesano sempre. Anche l’Inter ha sofferto, ma Conte ha un gioco coraggioso ed europeo. Può arrivare in fondo».

La sua favorita Champions?

«Bayern Monaco».

Pirlo doveva essere un suo secondo a Coverciano e invece farà il primo alla Juventus. Che dire?

«Che è fortunato: parte dal punto più alto e dalla squadra più forte...»

Non è che lei abbia fatto una gavetta secolare, Mancini...

«Sì, ma io sono partito dalla Fiorentina, non dalla Juve... A parte gli scherzi, se ho cercato Andrea è perché so che ha grandi conoscenze di calcio. Come De Rossi. Mi sarebbe piaciuto lavorare con lui».

Lei almeno andò a bottega da Eriksson prima di mettersi in proprio. Pirlo nulla: non è un azzardo?

«La storia è fatta di prime volte. Andrea apre una via nuova. Seguiamolo. In bocca al lupo a lui. E all’Atalanta e all’Inter. Un buon risultato nelle coppe lancerebbe al meglio la stagione dell’Europeo»

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