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A Napoli si mistifica: stampa pappa e ciccia con i vecchi nemici. Inzaghi, lo rifacciamo?

Alfio Musmarra

Ci fosse stato Mourinho ci sarebbero state conferenze elettrizzanti senza esclusione di colpi. Ma Inzaghi è altra pasta e forse è anche meglio così.

Proprio il tecnico nerazzurro è diventato bersaglio di critiche pretestuose: secondo alcuni scienziati infatti avrebbe esagerato nel protestare, ingigantendo delle situazioni arbitrali normali ( 6 consecutive?). Un po’ lo stesso principio usato in Milan-Feyenoord dove sempre i soliti scienziati hanno negato il secondo giallo di Theo Hernandez per la simulazione palese, scaricando la colpa su quel cattivone dell’arbitro.

Il solito esercizio di mistificazione ormai neanche troppo originale. Questo fa capire quanto dia fastidio Inzaghi, quanto evidentemente spaventi gli avversari.

quello che abbiamo letto contro di lui va al di là delle semplici critiche anche corrette e legittime. Va sul personale e quando si va sul personale non è più un discorso tecnico ed obiettivo, ma diventa strumentale e poco corretto oltre che offensivo per l’uomo e per il professionista. Inzaghi quando ha perso si è sempre presentato davanti alle telecamere complimentandosi pubblicamente con gli avversari. Sempre. Non in maniera forzata, non di passaggio incontrando di fretta gli avversari. Quindi evitiamo di fare le verginelle o dare lezioni morali. Non mi pare di aver mai visto Inzaghi festeggiare in maniera sguaiata tutte le volte, e sono state tante, in cui ha battuto gli avversari anche in finali di coppe o supercoppe.

A buon intenditor poche parole.