La sconfitta di Torino brucia, brucia per com’è arrivata, per la differenza di atteggiamento tra primo e secondo tempo e non ultimo anche per le scelte di alcuni cambi che hanno finito per incidere negativamente. Poi se nel primo tempo Lautaro e Dumfries non avessero fallito almeno due clamorose occasioni oggi avremmo parlato d’altro. Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte.
Tuttavia c’è ancora margine per cambiare le cose, ma serve ritrovare lo spirito giusto, la cattiveria e concentrazione ma soprattutto una condizione atletica che non sparisca dopo un’ora di gioco. Il calo atletico pare abbastanza lampante. Che poi alcuni elementi di fondamentale importanza non stiano attraversando il loro miglior momento di forma è altrettanto evidente ma sono cose che possono capitare.
Che poi, sembrava che dopo Torino fosse crollato il mondo e che Motta fosse diventato il nuovo dio. Parliamo di una partita, poi passa qualche giorno e si scopre che l’Inter resta l’unica italiana in Champion, unica ad essere tra le prime 8 nonostante l’ampio turnover ed un mercato inesistente. E l'Inter è anche l’unica che ha buone chance di passare il prossimo turno considerando che gli avversari, per quanto rispettabilissimi, sembrano sulla carta alla portata. Ecco forse dovremmo un attimino rallentare con un certo tipo di critica. Che dite, lo rifacciamo?