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Una direzione di gara non all'altezza. Non solo da parte dell'arbitro Mariani, ma anche da parte dei suoi assistenti, in campo e davanti al monitor. Napoli-Inter avrà delle conseguenze a livello arbitrale, e non solo per il tanto discusso episodio del contatto tra Mkhitaryan e Di Lorenzo che ha portatto all'assegnazione di un calcio di rigore per i partenopei.
Così scrive il Corriere della Sera: "Il rigore non c'era. Anche i vertici arbitrali non hanno dubbi: non andava dato. «Meno di un rigorino», la formula che circola nel palazzo Aia. Dove la ricostruzione del day after è che si è trattato di un errore triplice, col seguente ordine di responsabilità: assistente, arbitro, Var. Infatti resteranno fermi tutti e tre, nelle prossime settimane".
"L'errore più grave è quello dell'assistente (il caro vecchio guardalinee)Bindoni che sbaglia a richiamare l'arbitro Mariani sul contatto fra Mkhitaryan e Di Lorenzo. Un errore di procedura e di timing, oltre che di sostanza: il fallo non era sufficiente come intensità per un rigore. Sbaglia anche la Var, con Marini, ma a quel punto il pasticcio era già compiuto. Dal campo si poteva anzi si doveva fare la scelta giusta, l'analisi dei vertici. Insomma: un pasticciaccio brutto".
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