Che fatica
—La fatica è lampante in una zona del campo così nevralgica, dove sia nell’atteggiamento sia nelle giocate si nota quella mancanza di tranquillità di chi soffre le critiche e lo status perenne di essere sotto esame. Per la prima volta in stagione Asllani ha giocato due partite di fila da titolare, ma contro la squadra di Italiano la prova è stata insufficiente e il cambio di marcia tanto atteso non si è visto. Tra l'altro le partite in campo consecutive sono quasi tre, visto che in Supercoppa era entrato in campo poco dopo la mezz'ora per rimpiazzare Calhanoglu.
Verso un bivio
—Al primo errore la situazione tende a peggiorare, segno che anche i precedenti di questa stagione hanno lasciato diverse scorie tra la finale di Supercoppa contro il Milan e il brutto pareggio di Monza (alla prima da titolare in stagione) a inizio campionato. In questa fase per Simone Inzaghi il problema è evidente, visto che Calhanoglu dovrà stare fuori fino a febbraio e da inizio stagione si è già fermato diverse volte per problemi muscolari. Anche per tastare di nuovo l’umore di San Siro, il match di domenica sera contro l’Empoli per Asllani potrebbe diventare un nuovo banco di prova, ma nel lungo periodo il club è chiamato a prendere una decisione. Ben presto sulla strada dei dirigenti si presenterà un bivio, ossia l’alternativa di continuare a puntare su Asllani o individuare un altro profilo sul mercato. Prima che sia troppo tardi, soltanto Asllani può riuscire a invertire il trend attuale e tenersi l’Inter nella sua carriera da calciatore", si legge.
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