Oggi è Conte a sperare in una mano dal Lecce, la squadra dei suoi ormai lontani esordi. Inzaghi concede qualcosa alla Champions, ma non rinuncia alla ThuLa. Attende il Monaco per formalizzare il posto nel G8, che potrebbe essere suo persino in caso di sconfitta (a fronte dei giusti incastri di differenza reti e risultati altrui). Lascia a riposo Pavard, Barella e Dimarco, ma affida l’attacco ai gemelli ritrovati, che nell’ultima di campionato sono tornati a segnare insieme a distanza di 8 mesi. Lautaro è tornato decisivo, Thuram quest’anno non ha mai smesso di esserlo. Turno di riposo anche per Asllani, regista sul filo della precarietà, nell’occasione rilevato da Zielinski. Il titolare Calhanoglu potrebbe rispuntare in panchina contro il Monaco, anche se l’obiettivo inconfessato è rimandarlo in campo dall’inizio nel derby del prossimo turno.
Il rischio della domenica è legato a Dumfries, in campo da diffidato nell’ultima partita prima del Milan. Per il suo posto, ci sarebbe Darmian, ma Inzaghi sembra intenzionato a metterlo in difesa, per dare un po’ di respiro a Pavard, anche lui appena rientrato da un lungo infortunio. Torna in gruppo Bisseck, ma come logica vuole, riparte dalla panchina. Quest’anno anche Inzaghi ha scoperto l’amara realtà degli infortuni, che spesso dettano le rotazioni più delle vere scelte tecniche. Lecce è tappa buona anche per lenire il mal di pancia di Frattesi, titolare in campionato 3 mesi dopo l’ultima volta (a Empoli, fece 2 gol). Si entra nell’ultimo scorcio di mercato e l’impressione è che nessuno (non la Roma, tanto meno il Napoli) sia salito all’altezza a cui l’Inter ha posto l’asticella per l’uscita del centrocampista. Troppi i 40 milioni richiesti, per cui Frattesi farà bene a sfruttare occasioni come quella di oggi, quando Inzaghi decide di lasciare a riposo Barella. Per prendersi soddisfazioni personali ed eventualmente rilanciarsi per il mercato estivo, se davvero deciderà che l’Inter gli sta stretta".
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