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Calhanoglu: “Scudetto, ci crediamo. Skriniar? Spero rimanga. Inzaghi e il mio rinnovo…”

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In una lunga intervista al Corriere della Sera, il centrocampista nerazzurro affronta molti temi

Gianni Pampinella

Il sogno Champions, la rincorsa scudetto, il rapporto con Inzaghi, il futuro di Skriniar. Sono alcuni temi affrontati da Hakan Calhanoglu in una lunga intervista al Corriere della Sera. "Mi sento bene. Ho lavorato anche durante le vacanze per restare in forma. Voglio essere ancora più importante per l’Inter. Qui mi hanno aiutato da subito, mi hanno fatto sentire a mio agio. Voglio ripagare questa fiducia vincendo un altro trofeo, magari lo scudetto".

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Siete a 11 punti dal Napoli capolista, credete nella rimonta?

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«Sì, certo che ci crediamo. Se riprendiamo con la stessa qualità delle ultime partite prima della sosta, possiamo farcela».

Il 4 gennaio c’è subito Inter-Napoli.

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«Una sfida decisiva, che ci farà capire tanto del resto del campionato. Vincere sarebbe importantissimo. Giochiamo in casa, siamo favoriti. La stiamo preparando nel modo giusto, vedo bene la squadra. Vogliamo mostrare quello che abbiamo dentro».

Ha già ricevuto una telefonata da Ausilio per il rinnovo del contratto, in scadenza nel 2024?

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«No, non ancora. Ho voglia di parlarne, aspetto sia lui a chiamarmi».

Skriniar resta all’Inter?

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«Io spero di sì. È un grande giocatore, ed è uno dei leader della squadra con Samir (Handanovic, ndr). Deciderà lui con la società, ma io spero rimanga».

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Com’è il suo rapporto con Inzaghi?

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«Ottimo. È una delle persone che più mi ha voluto all’Inter, ha dimostrato di credere nelle mie qualità dal primo giorno. Mi ha fatto i complimenti per come ho sostituito Brozovic. Insieme abbiamo vinto due coppe, ci è mancato solo lo scudetto».

Ha seguito i Mondiali, vinti dall’Argentina di Lautaro?

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«Ho visto solo la finale, è stata una bellissima partita. Ma nel torneo si sentiva che mancavano la mia Turchia e l’Italia. Sono felice per Lautaro: siamo amici, so quanto tenesse al Mondiale. Lo aspettiamo ad Appiano da campione del mondo per festeggiarlo tutti insieme».

Come ha trovato Lukaku dopo il Qatar? A gennaio riavrete anche lui.

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«Lo spero (ride). Certo con lui siamo una squadra diversa, più forte. In ogni caso abbiamo tanti grandi giocatori. Dobbiamo ringraziare Dzeko, con i suoi gol ci ha tenuti a galla nei momenti di difficoltà. Se siamo quarti dobbiamo molto a lui. È un esempio. Sarà ancora importante, come Correa e tutti quelli che entrano a gara in corso. Dobbiamo essere uniti».

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In Champions agli ottavi troverete il Porto.

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«Vincere la Champions è uno dei miei sogni. Quest’anno ci credo. Non so bene perché, ho una sensazione particolare. Abbiamo superato un girone difficile. Ci siamo rialzati dopo la sconfitta con il Bayern dimostrando quello di cui siamo capaci. Il Porto è una squadra forte, ma se giochiamo come contro il Barcellona possiamo passare il turno».

Il 18 gennaio, intanto, c’è la Supercoppa con il Milan.

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«Le finali sono speciali, e noi le giochiamo con uno spirito diverso. Andremo a Riyad per vincere».

Il Milan, la sua vecchia squadra. Lei è andato via e loro hanno vinto lo scudetto. Pentito?

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«Rispetto il Milan, ho un buon rapporto con Pioli, Maldini e Massara. Da gentiluomo ho fatto loro i complimenti per lo scudetto vinto nella scorsa stagione. Gli amici non hanno colori. Ma per me quello è il passato, ora penso solo all’Inter».

Chi arriva prima alla seconda stella, Inter o Milan?

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(Sorride) «Lo sa solo Dio».

(Corriere della Sera)

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