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Facchetti a FCIN1908: “Skriniar colosso, lo spogliatoio fa pensare. Marotta? C’è una sfida…”

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Sostenibilità dei costi ma anche emotiva e sentimentale: Gianfelice Facchetti ci spiega perché Milan Skriniar è al momento insostituibile

Sabine Bertagna

Milan Skriniar non si tocca è senza ombra di dubbio la hit dell'estate nerazzurra. Il tormentone di cui si attende con il fiato sospeso il lieto fine. Il popolo nerazzurro, mai così unito nel manifestare la volontà che un giocatore con le sue qualità calcistiche e umane rimanga esattamente dove vorrebbe rimanere (qui, all'Inter), ha fatto arrivare il messaggio alla società nerazzurra con tutti i mezzi possibili. A partire dai social e per finire con un incontro - definito in termini positivi dallo stesso ad Beppe Marotta - tra una rappresentanza della Curva Nord e la dirigenza del club. Anche Gianfelice Facchetti, che di giocatori attaccati alla maglia ne sa qualcosa, sta cavalcando la stessa battaglia con tocchi di leggerezza estiva sul suo profilo Instagram. Post con scene prese in prestito da vecchi film nei quali ad un certo punto qualcuno ricorda che Milan Skriniar non è in vendita. Il tormentone è destinato a continuare, per ora le rassicurazioni sono state blande e nessuno si fida di quel che potrebbe accadere nell'afa asfissiante di questo calciomercato. Con Gianfelice abbiamo chiacchierato proprio di questo ai microfoni di FCINTER1908. Di come sia importante tutelare la sostenibilità di una squadra anche attraverso la tutela di giocatori difficilmente sostituibili come Milan Skriniar...

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Abbiamo letto i tuoi post su Skriniar in chiave scanzonata ma con un messaggio molto serio: "Mi sono divertito. Sono andato avanti a giocare un po' con la questione. L'ho fatto perché ci credo. La reputo non comune rispetto ad altre operazioni".

Partiamo dall'attaccamento alla maglia del giocatore..."Già da subito quello che ha fatto per accasarsi da noi. Ha dimostrato davvero di volere l'Inter sin dal primo giorno. E strada facendo ha rafforzato il suo legame con la maglia. Nell'ultima stagione, insieme a Perisic, credo sia stato il giocatore più costante. Possiamo parlare di sostenibilità della squadra, possiamo parlare di tutte le cose di cui oggi bisogna tenere conto per mandare avanti un club in mezzo alle difficoltà, però la sostenibilità passa anche dalla sostenibilità emotiva e sentimentale e bisogna accorgersi quando ci sono dei colossi come Skriniar che non sono sostituibili. Quel temperamento lì è un unicum".

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Le parole di Handanovic e Bastoni su Skriniar sono molto chiare e raccontano lo spirito (mai così unito) dello spogliatoio."Non è casuale e deve far pensare molto. Un sentimento popolare mai come in questo caso coincide con il sentimento dello spogliatoio. Bisogna cogliere questa cosa e sottolinearla è doveroso. Handanovic che si espone su Skriniar sta dicendo che noi possiamo smontare una squadra anche dei pezzi migliori ma ci sono dei pezzi che vanno oltre la loro prestazione. Quelli tolgono tantissimo e credo che vadano a sopperire con il carattere laddove perdi qualcosa in termini tecnici".

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In questo momento avverti più uno stallo nella trattativa del Psg o credi che una nuova consapevolezza si sia insinuata nella dirigenza sulla permanenza di Skriniar?"Io spero e mi auguro che in qualche modo da dentro sia grazie al messaggio della piazza che al messaggio dei giocatori si sia capito che se si deve far cassa, probabilmente bisogna trovare un'altra via. Nonostante i grandi meriti e la grande capacità di Marotta, Ausilio e Baccin per riuscire a tenere l'Inter ad un livello competitivo pur privandosi ogni volta dei soggetti migliori come è successo l'anno scorso, con l'impossibilità di incrementare il potenziale della squadra, in realtà la sfida che stanno raccogliendo è cercare di mantenere l'Inter lì, cercare di fare qualcosa di più pur perdendo i pezzi. Ed è una sfida che purtroppo non può sempre riuscire. Stanno facendo veramente i salti mortali. Si sono perse delle opportunità ma mi auguro che si sia colto che se si devono far saltare fuori dei soldi che sia meglio farlo per altre vie".

Handanovic è ancora il capitano di questa Inter, ma per il futuro riesci a immaginarti Skriniar in quel ruolo? Quasi come un bellissimo finale di questa storia?"Noi abbiamo in questo gruppo diversi leader. Ci sono nei vari reparti del campo diversi trascinatori. Adesso abbiamo ritrovato anche Lukaku. Però certamente penso che Skriniar abbia un po' questo carisma per fare il capitano. Proprio perché è un leader silenzioso, evidentemente qualcosa che gli altri percepiscono anche da fuori. Lo è anche per gli altri. Sarebbe forse l'epilogo perfetto per questo pericolo che mi auguro sia sventato una volta per tutte".

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