editoriale

Affari a metà 

“Sono felice, amo e onoro questa maglia, l’amore per questi colori mi aiuta nei momenti difficili e mi fa trovare quell’energia, che arriva direttamente dal cuore”. Sono le parole di Crisetig dopo la partita con il Marsiglia, un passo...

Sabine Bertagna

Sono felice, amo e onoro questa maglia, l’amore per questi colori mi aiuta nei momenti difficili e mi fa trovare quell’energia, che arriva direttamente dal cuore”. Sono le parole di Crisetig dopo la partita con il Marsiglia, un passo prima di vincere la NextGen Series

"Ora non vedo l'ora che inizino le finali, abbiamo tutti tanta voglia di provare a vincerle. Per quanto riguarda il futuro come squadra tutti sanno che sono a metà tra Inter e Genoa. L'Inter è uno dei club più forti al mondo, a Genova sono stato benissimo. Ne parleranno e vedremo cosa accadrà". Samuele Longo a Inter Channel

"E’ bello ricevere i complimenti e pensare di poter giocare in una grande squadra un giorno. Ho l’Inter nel cuore, ma anche il Bologna“. Renè Khrin é al secondo anno di permanenza nel Bologna.

Che cosa hanno in comune questi giocatori? Vengono tutti dalla Primavera dell'Inter, ma sono giocatori in comproprietà con altre società. Oltre al destino di Longo, Khrin e Crisetig l'Inter dovrà decidere il destino di molti altri giocatori e, lo possiamo solamente immaginare, non sempre saranno scelte facili. Perché in quella lunga lista di giocatori a metà tra il nerazzurro e qualcos'altro ci sono tanti talenti e molte promesse, ma non tutti troverebbero oggettivamente spazio nella prima squadra, territorio di altro genere rispetto alla Primavera e soprattutto pieno di tensioni, pressioni, pericoli. 

Facendo un rapido passo indietro é doveroso ricordare i meriti di Paolillo nella realizzazione di un settore giovanile strepitoso. Ricordarlo e ringraziarlo per aver investito coscienziosamente nel futuro dell'Inter. Negli ultimi anni tante vittorie emozionanti, quest'anno lo scudetto della Berretti e la magnifica vittoria europea della Primavera nella NextGen Series. Ma non si arriva a vincere a questi livelli per caso. Soprattutto se il palcoscenico ti impone un confronto oltre i confini nazionali. Abbinare le vittorie ad una crescita individuale é quanto di più difficile si possa pretendere da squadre giovani. Ed é un elemento che i nerazzurri stanno gestendo in maniera ineccepibile. 

Tornando alle comproprietà l'Inter avrà modo entro il 22 giugno di definire diverse situazioni. Oltre a Crisetig, Longo e Khrin si dovrà decidere anche di Viviano, Livaja, Dell'Agnello, Bardi e Kucka per citarne alcuni. Se non si dovesse trovare un accordo entro quella data ci si affiderà alle buste. Dopo un anno così positivo per i giovani nerazzurri la voglia di dare spazio ai giocatori con più personalità e talento é fisiologica. Non bisognerà dimenticare che il salto in prima squadra é molto impegnativo e che può rivelarsi in alcuni casi più un peso che un premio. Se potessimo decidere non lasceremmo andare via nessuno. Realisticamente parlando ci auguriamo che in futuro ci si riesca ad accordare più per prestiti che per comproprietà. Come nel caso di Cou all'Espanyol. E per evitare casi come quello di Andreolli o di Destro, dove l'Inter, nel caso in cui decidesse di acquistarli, si ritroverebbe a pagare un qualcosa che era già di sua proprietà. In quest'ottica, per esempio, cedere Longo potrebbe rivelarsi un errore macroscopico. Ci sarà da investire in equilibri difficili e delicati da imbroccare, che potrebbero rafforzare e non di poco il mercato di quest'anno. Fondamentale sarà la determinazione della società nel puntare sui giocatori che considererà da Inter. E quella dei giocatori nel volerlo essere con tutte le  loro forze. Le cose si fanno sempre in due. Mai a metà.

Twitter @SBertagna