editoriale

Asta Maravilla

E’ lui il tormentone di questo calciomercato. Si chiama Alexis Sanchez, per gli amici Nino Maravilla. Dribbling veloce, intuizione che scarta l’uomo in un tiro di schioppo, precisione sotto porta. Quest’anno la sua stagione è...

Sabine Bertagna

E' lui il tormentone di questo calciomercato. Si chiama Alexis Sanchez, per gli amici Nino Maravilla. Dribbling veloce, intuizione che scarta l'uomo in un tiro di schioppo, precisione sotto porta. Quest'anno la sua stagione è stata un tripudio. Se l'Udinese ha giocato un calcio festoso e divertente è anche merito suo. Una seconda punta che spostata nella fase più avanzata risulta generosa e proficua. 12 gol per una seconda punta non sono male. Anche se 4 li ha segnati nella stessa partita. 35 milioni però sono tanta roba. Che cosa si compra con quella somma? Tre Pazzini. Due Milito + qualcun altro. Se pensiamo a quanto abbiamo pagato Ronaldo, quando era il Fenomeno, ci rendiamo conto di quanto siano cambiati i tempi e di come siano schizzati in orbita i prezzi.

La domanda che ci dobbiamo fare non è se Sanchez sia o meno un buon acquisto (i numeri che ha fatto vedere finora promettono bene). La vera domanda è se quel prezzo aderisca perfettamente alle sue qualità o se non sia piuttosto frutto di una super asta ingaggiata da Pozzo. Tutte le grandi lo seguono con smodato interesse. Barca, Real Madrid, Manchester City e poi Inter e Juventus. Pozzo non ha nessuna fretta di chiudere. Poteva forse farlo a gennaio, ma ha preferito aspettare. Il suo pupillo è l'oggetto del desiderio più conteso e questo gli permette di sedersi tranquillamente ad aspettare il perfetto acquirente. Per il prezzo più alto, naturalmente. Ma se una squadra come il Barca può serenamente permettersi di fare un acquisto sbagliato senza risentirne (la vicenda Ibra lo dimostra), l'Inter non è nelle stesse condizioni. I nerazzurri non possono toppare una spesa di 35 milioni. Sanchez non ha ancora giocato in una grande squadra e nemmeno in Champions. Sanchez ha le qualità che il trend calcistico del momento richiede. Giocatori piccoletti, veloci e con piedi buoni. In perfetto stile Barca. Sarà per questo che il Nino Maravilla va tanto di moda?