editoriale

Calendar Boy

E neve fu. Pochi altri fenomeni sono capaci di paralizzare il nostro paese con la stessa determinazione. Di restituirci la dimesione di un paese, che si incontra al mercato e che non può fare a meno di parlare di quell’unico argomento....

Sabine Bertagna

E neve fu. Pochi altri fenomeni sono capaci di paralizzare il nostro paese con la stessa determinazione. Di restituirci la dimesione di un paese, che si incontra al mercato e che non può fare a meno di parlare di quell'unico argomento. Attaccherà? Hanno buttato il sale? Si gioca stasera? Già, si gioca stasera? Con un'organizzazione (che solo in Italia...) a Bergamo si è decretato che non ci fossero i presupposti di sicurezza per farlo. Peccato che il pubblico fosse già stato fatto accomodare sugli spalti. Intanto i fiocchi cadevano fitti e per nulla intimoriti. Galliani decideva di mandare una letterina (non a Babbo Natale) e l'Inter si preparava per la partita con il Palermo. Neanche per un attimo, nonostante la tempesta di neve, si era pensato che non si sarebbe giocato. Nessuno si era posto la domanda. Si gioca stasera? 

Facciamo un passo indietro. Gennaio 2010. Galliani trova un escamotage per sfoltire gli impegni del Milan e non giocare una partita di Coppa Italia prima del derby. Mourinho non si fa sfuggire l'occasione per lanciargli una sontuosa frecciata: «Domenica  c' è il derby? Sì. Se Galliani non chiama Beretta e decide di spostarlo, si gioca...» Ecco come avrebbe poi commentato Mourinho l'esito dell'operazione rossonera: "Noi organizziamo il nostro lavoro, i nostri allenamenti e anche il nostro riposo sui calendari e ci dispiace quando arriva qualcuno dalla luna e ci fa cambiare i programmi. Quello che si è verificato è perchè uno ha voluto cambiare, ha fatto un casino con l'andata adesso e il ritorno ad aprile. E guardate poi qual è stato il risultato: ha perso con noi e pure con l'Udinese".

Ma quello di mettere mano ai calendari è un vecchio vizietto. Risale addirittura (ovviamente per quanto è stato tracciato) al 3 aprile 2005. Parliamo di una telefonata a tre. Meani-Ramaccioni (team manager del Milan)-Galliani. Il rinvio del campionato in occasione della morte di Papa Wojtyla permette al Milan di recuperare Sheva e Kakà. L'allora presidente della Lega e ad rossonero Galliani diceva: "Mog­gi, che è un figlio di p*****a, faccio sentire anche a Costacurta così si carica. Ha pure chiamato Preziosi ( e gli ha detto) Adriano l’ha fatto ap­posta così recupera i sudamerica­ni, c’hanno Shevchenko che sta meglio, hanno spostato di una set­timana. Con l’Inter ce l’abbiamo già. Dopo pensiamo a quelli di Torino..." (ecc...)

E veniamo finalmente ai giorni nostri. Oggi Adriano Galliani spedisce una lettera al presidente della Lega, Beretta. Ve la proponiamo.

Caro Presidente,

tutti i bollettini meteorologici per i prossimi giorni, e in particolare per il fine settimana, prevedono condizioni climatiche proibitive, quali non se ne vedevano da 27 anni: a Milano, neve e temperature fra gli 8 e i 10 gradi sotto lo zero.In queste condizioni, credo fortemente che giocare una partita, quale Milan/Napoli in calendario per le 20,45 di domenica 5 febbraio, sia assai più che inopportuno.Le condizioni davvero estreme che tutte le fonti prevedono, mi inducono pertanto a chiederti, anche in applicazione dell’art. 31, comma 2, dello Statuto-Regolamento della LNPA, di differire la partita predetta a data nella quale sia climaticamente possibile disputare una gara normale.Confido che la mia richiesta sia accolta e, in tale attesa, grato dell’attenzione, ti saluto cordialmente.Adriano Galliani

Che cosa aveva detto Galliani in occasione del discusso rinvio di Napoli-Juventus del 7 novembre? "A San Siro non si rinvia. Non ero a Napoli, non posso giudicare cio' che ha fatto il Prefetto. Intanto a San Siro non si rinvia. Dopo i lavori il campo e' meraviglioso, ci sono le idrovore sotterranee che assorbono l'acqua, negli ultimi giorni e' piovuto tantissimo ma ieri il campo era bellissimo." Eppure oggi Galliani è certo che domenica sera non si possa giocare. Certo, gli impegni sono sempre troppi e giocando ogni tre giorni tirare il fiato è un miraggio che scalda il cuore. Aperta parentesi. L'Inter, che come il Milan ha giocato mercoledì sera, giocherà sabato sera a Roma, il Milan eventualmente domenica sera. Chiusa parentesi. E poi ci sono gli infortunati, un centrocampo che perde i pezzi, la stanchezza, il freddo e non ci sono più le mezze stagioni. La domanda non è più si gioca stasera. La domanda è molto easy. Riuscirà Galliani (evidentemente d'accordo con De Laurentis) per l'ennesima volta a piegare alla sua volontà i calendari, favorendo il Milan e alterando la credibilità del campionato?