editoriale

Cattive notizie

E’ difficile anche raccontarla, l’Inter di questa stagione. Una narrazione faticosa, ostacolata dalla ricerca delle colpe. Intristita dai rimedi che non si trovano. Regolarmente superati da una nuova emergenza. Ogni piccolo successo è...

Sabine Bertagna

E' difficile anche raccontarla, l'Inter di questa stagione. Una narrazione faticosa, ostacolata dalla ricerca delle colpe. Intristita dai rimedi che non si trovano. Regolarmente superati da una nuova emergenza. Ogni piccolo successo è annientato puntualmente da notizie infauste. Un passo avanti, due indietro. Con questo andamento folle è praticamente impossibile programmare, inseguire obiettivi, figuriamoci sognare. E' una cosa che si è percepita con drammatica chiarezza dopo il raddoppio bianconero di sabato. L'Inter aveva da poco pareggiato. Dopo sei minuti segna Matri. In quel momento ho pensato che vivere calcisticamente così (sempre in salita, sempre arrancando) fosse davvero molto faticoso. Oltre il dovuto.

Palacio, uomo copertina della vittoria a Marassi, si è infortunato mentre segnava il secondo gol. La notizia ha colto tutti di sorpresa. Soprattutto perché nemmeno un indovino particolarmente malizioso avrebbe potuto predire una stagione così maledetta. I tempi di recupero sembrano lunghi (c'è stato un balletto di comunicati). Ma il fatto che non sia disponibile per ogni singola partita da qui alla fine della stagione (o quasi) è già un problema insormontabile. Dopo l'infortunio di Milito l'attacco presenta poche alternative. Rimangono di fatto Cassano e Rocchi. Non sarà utile tornare sui propri sbagli, ma quello di non prevedere altri attaccanti nella rosa è stato un errore folle. Un errore che stiamo pagando con gli interessi. Fin troppo cari. Ci lecchiamo le ferite, sperando di non averne presto di nuove. Sopravviviamo alle cattive notizie. Da troppo tempo, ormai. Sembra quasi un'eternità. Sembra. 

Twitter @SBertagna