editoriale

Con quella faccia un pò cosi…

“Con quella faccia un pò cosi, quell’espressione un pò cosi che abbiamo noi prima di andare a Genova…”. Musica e parole di Paolo Conte, ma che ben si adattano alla situazione che sta vivendo da qualche tempo il nostro...

Alessandro De Felice

"Con quella faccia un pò cosi, quell'espressione un pò cosi che abbiamo noi prima di andare a Genova...". Musica e parole di Paolo Conte, ma che ben si adattano alla situazione che sta vivendo da qualche tempo il nostro allenatore Andrea Stramaccioni. Ed è proprio prima dell'ultima trasferta genovese, quella che ci ha visto regalare la salvezza ai rossoblù padroni di casa, trotterellando per novanta minuti al Ferraris, che il vertice Stramaccioni – Moratti, ha cominciato ad insinuare qualche serio dubbio sulle possibilità che i due possano continuare insieme il proprio rapporto di lavoro. La faccia di Strama da quel giorno è tutta un programma: un misto tra colui che si sente più rilassato, quasi sollevato da un macigno e il più classico dei condannati a morte. Un 'dead man walking' che ha percorso la strada sotto gli uffici della Saras, conscio ormai del suo futuro lontano dall'Inter. Nonostante ciò però Strama ha tentato di mascherare bene i propri umori e con un mezzo sorriso sulle labbra ha affermato: “Sono sereno”. Moratti è stato l'ultimo ad uscire dall'incontro e a dichiarare: “Stramaccioni è sereno? Sono contento per lui”. Dichiarazioni che non manifestano proprio un animo serafico da parte del Presidente. “Si è trattato solo di una chiacchierata perchè non potrò essere a Genova”, ha aggiunto Moratti. Ma chi lo conosce bene, sa che queste chiacchierate possono farsi anche al telefono, non necessariamente vis a vis. Cosa ha spinto allora Moratti a chiamare il proprio allenatore nelle sue segrete, a due giornate dal termine, quando il campionato è ormai bello che andato? Dopo Genova, Stramaccioni ha continuato a disegnare l'Inter dei suoi sogni, con quel centrocampo a tre, composto per il momento da Guarin e Kovacic; a parlare di futuro e di opportunità. Mai spingendosi troppo oltre però, sempre pensando che il proprio futuro possa finire anche domani dopo la gara in casa contro l'Udinese.Inoltre Moratti, non ha mai confermato chiaramente che sarà il tecnico romano a sedere sulla panchina nerazzurra anche il prossimo anno. Ha sempre nicchiato, si è sempre espresso con frasi da interpretare ma un bel: “Stramaccioni è il nostro tecnico e lo sarà anche per l'anno a venire” non è mai stato detto. Se ci aggiungiamo anche che l'ultima esternazione di Stramaccioni è stata: “Nel caso in cui io non dovessi più allenare l'Inter, sarò sempre grato al presidente Moratti”, sembra spalancare le porte al segreto di Pulcinella. E proprio dalla città di Pulcinella potrebbe arrivare il prossimo allenatore. Sta di fatto che tanta incertezza, intorno al nome dell'allenatore non porta alcun giovamento alla squadra, che vive nel limbo di chi da un lato sa che dovrà rispondere ancora a Stramaccioni per la pessima annata e dall'altro di chi è poco interessato perchè si sa che quando si assume un nuovo allenatore, si traccia una linea e si riparte da zero.