editoriale

Futuro? No, presente prossimo

Il futuro lo lascia agli altri. Almeno quello fantasioso che alcuni stanno già disegnando attraverso le ipotesi dei probabili successori (pratica che regala sempre un brivido di intenso godimento al giornalista sportivo). Giorno dopo giorno ecco...

Sabine Bertagna

Il futuro lo lascia agli altri. Almeno quello fantasioso che alcuni stanno già disegnando attraverso le ipotesi dei probabili successori (pratica che regala sempre un brivido di intenso godimento al giornalista sportivo). Giorno dopo giorno ecco una nuova polaroid incollata sulla prima pagina di un giornale: sarà quella la faccia del futuro nerazzurro? La cosa non sembra irritare Ranieri. "Imparerete a conoscermi negli anni" butta là ai giornalisti con voluta ironia.

E allora come si può raddrizzare un campionato assurdo come questo? Ranieri non ha rimedi miracolosi. E allora sperare che Sneijder e Pazzini ritornino al gol diventa più che una speranza. Quasi una preghiera. Un po' come era successo con Milito. D'altronde, non avranno mica disimparato a segnare? Antichi meccanismi che non girano come dovrebbero. La lista delle cose che non girano in questo campionato sarebbe troppo lunga.

Prevedibile la risposta in merito ad una presunta maggiore concentrazione dedicata alla partita con il Marsiglia. State chiedendo ad un allenatore che non vince da un mese di scegliere una vittoria in sfavore di un'altra. Al momento sarebbe sufficiente vincere. Qualsiasi partita. E forse 70 giorni per virare sembrano tanti. Non abbiamo la sfera di cristallo e non sappiamo che cosa succederà tra qualche tempo sulla panchina dell'Inter. Dipende molto da quello che succederà oggi. Il nostro futuro è congelato in un'attesa. Il nostro futuro è un faticoso presente prossimo.

Twitter @SBertagna