editoriale

In vacanza da una vita

Si scrive affare Sneijder, si legge sfinimento. Le ultime ore si sono rivelate incalzanti e per nulla liberatorie (in un senso o nell’altro). Arrivati a questo punto la corda è tesissima e lo strappo, in ogni caso, non porterà a nulla di...

Sabine Bertagna

Si scrive affare Sneijder, si legge sfinimento. Le ultime ore si sono rivelate incalzanti e per nulla liberatorie (in un senso o nell'altro). Arrivati a questo punto la corda è tesissima e lo strappo, in ogni caso, non porterà a nulla di buono. Se Wes dovesse rimanere all'Inter negli occhi di tutti ci sarà l'immagine di chi, pur non avendo dato sempre il massimo, ha preteso il suo stipendio fino all'ultimo centesimo. Ci mancherebbe, non fa una piega. Purtroppo sul contratto dell'olandese può piangere solo l'Inter. Che gli ha concesso condizioni da privilegiato. E ha subito per troppo tempo il suo sfarfallonio fuori dal campo. Chiudendo troppo spesso tutti e due gli occhi.

Detto questo, se bisogna vendere l'olandese sarebbe opportuno farlo subito per poter anche investire sul mercato ed acquistare. Il tempo stringe. Wes è ostaggio di una situazione nella quale c'è molto del suo essere capriccioso. Le valangate di offerte che ci si sarebbe aspettati per un giocatore del suo calibro non ci sono. Nella lista della spesa della Premier il suo nome non c'è. Qualcuno, oltre al cartellino esorbitante, avrà dato un occhio anche alla conitnuità, alle presenze, a quella voglia di rimboccarsi le maniche che manca da troppo tempo. E non è un caso che sulla Gazzetta di oggi il preparatore dei portieri Taffarel abbia aperto all'arrivo di Wes in Turchia con una precisazione. "Ti aspettiamo, ma qui non è una vacanza." Il tempo delle vacanze, se Wes vorrà continuare a giocare da professionista, è finito. Definitivamente.

Twitter @SBertagna