editoriale

Istruzioni per vincere il derby

Hanno battuto il Barcellona e sono saliti, secondo loro, sul tetto d’Europa. Una vittoria prestigiosa che forse gli mancava da parecchio. Con l’avvento in rossonero da parte di Mario Balotelli, la dirigenza del Milan è riuscita a far tornare...

Alessandro De Felice

Hanno battuto il Barcellona e sono saliti, secondo loro, sul tetto d’Europa. Una vittoria prestigiosa che forse gli mancava da parecchio. Con l’avvento in rossonero da parte di Mario Balotelli, la dirigenza del Milan è riuscita a far tornare i tifosi allo stadio, dopo un pessimo avvio di stagione, quando gli stessi erano andati vicini a "gettare" gli abbonamenti in faccia alla dirigenza rossonera.

I tifosi nerazzurri, che hanno visto i propri ragazzi battere il ‘vero’ Barcellona, non quello che sonnecchiava in campo per intenderci, sanno che il momento della squadra non è brillante ma che proprio per questo motivo il derby diventa una partita ancor più fondamentale. Una partita nella quale il loro sostegno sarà indispensabile. Domenica sera alla ‘Scala del calcio’ andrà in scena Inter-Milan, uno dei derby più belli d’Europa e del mondo. I rossoneri, in brillante forma, dopo quasi due anni proveranno a strappare i tre punti ai nerazzurri (l’ultima vittoria risale al 2 Aprile 2011, ndr).

Rispettare, ma non temere. Deve fare questo la squadra di Andrea Stramaccioni, che vuole riscattare il 4-1 rimediato domenica contro la Fiorentina, dove non è praticamente scesa in campo. Hanno battuto il Barcellona e l’Inter è in difficoltà, questo è vero, ma ora è il tempo di tirare fuori i cosiddetti attributi, quella qualità che la squadra nerazzurra ha.

E’ sbagliato ragionare sul ‘come fermare il Milan’. Bisogna pensare su ‘come far male al Milan’. Nelle ultime uscite la squadra nerazzurra è sembrata stanca, distrutta. Perché contro i rossoneri non tornare al 3-4-1-2? Non ci saranno Ranocchia e Samuel, ma potrebbe tornare dal 1’ Chivu, che con Juan Jesus e Cambiasso (arretrato) potrebbe completare il reparto difensivo, impegnato a chiudere ogni tipo di spazio all’ex Balotelli. A destra Zanetti, nonostante la differenza di età, potrebbe essere un duro ostacolo per El Shaarawy; dal versante opposto Nagatomo su Niang. A centrocampo spazio al duo Kuzmanovic-Gargano. In avanti Guarin dietro la coppia Palacio-Cassano.

Un’altra idea potrebbe essere il 4-3-1-2, con Zanetti e Nagatomo arretrati in difesa, Chivu e Juan Jesus centrali. A centrocampo Cambiasso, Kuzmanovic e uno tra Gargano e Kovacic, anche se quest’ultimo potrebbe pagare l’emozione della sua prima stracittadina. In avanti confermato e straconfermato il Guaro con il ‘Trenza’ e 'Fantantonio'.

Ipotesi, idee. Gli undici da mandare in campo li sceglierà chi di dovere: Andrea Stramaccioni. E a tal proposito vorrei ‘spezzare una lancia’ in favore del nostro tecnico che, dopo la Juventus è stato denominato ‘Special Two’ ed ora “Normal”: è giovane, il gruppo gli è stato rinnovato, bisogna avere pazienza. Solo con lui, che conosce perfettamente i meccanismi della squadra, si può uscire da questo periodo e centrare traguardi.

Twitter: @MagriDen