editoriale

L’arte di NON fare affari con il Milan

E’ un mercato per certi versi in penombra quello delle milanesi. Gomez e Higuain sono arrivati in Italia, senza tentativi di disturbo da parte delle due squadre meneghine. Tempi duri, quando il prestigio deve, per forza di cose, vedersela...

Sabine Bertagna

E' un mercato per certi versi in penombra quello delle milanesi. Gomez e Higuain sono arrivati in Italia, senza tentativi di disturbo da parte delle due squadre meneghine. Tempi duri, quando il prestigio deve, per forza di cose, vedersela con il portafoglio. Se l'Inter da gennaio ad oggi ha definito alcuni dei tasselli necessari a costruire una rosa più competitiva (ma c'è ancora da fare), il Milan, per ora, ha combinato poco o nulla. Dopo il tormentone Allegri resta-Allegri và, si è passati ad un classico dell'estate: l'addio di Robinho. Esaurito l'estenuante tira e molla con il Santos il Milan gli ha rinnovato il contratto. Oggi la gelida risposta del presidente Cska in merito a Honda, che faceva capire l'inadeguatezza dell'offerta rossonera, ieri l'ennesima emergenza a mettere in allarme Galliani. Bonera fuori uso per tre mesi. A questo punto si è accesa una lampadina. Perché non provare a portarsi a casa Silvestre, giocatore ufficialmente fuori dalla rosa nerazzurra? Già, perché no? 

Il Milan ha tutti i diritti di cercare di concludere un affare low-cost (anche se si potrebbe discutere sul fatto che Galliani ha già l'accordo con il giocatore, che è a tutti gli effetti ancora un giocatore nerazzurro). L'Inter però ha gli stessi diritti di rifiutare. In sostanza ecco tre ottimi motivi per non cedere Silvestre al Milan.

1. Il primo è l'ABC di un trattato che potrebbe chiamarsi "L'arte di NON fare affari con il Milan". I rossoneri hanno disperatamente bisogno di un difensore centrale (Bonera starà fuori per circa tre mesi) ed essendo loro nostri avversari la risposta dovrebbe essere piuttosto logica: picche. Non si rinforza MAI un avversario in un ruolo in cui ha necessità. Un'estate fa si sarebbe consumato lo scambio Pazzini-Cassano + cash. Tutti a fare il confronto se ci avesse guadagnato di più il Milan o l'Inter. Fatto è che Giampaolo Pazzini al Milan, nella scorsa stagione, ha segnato 15 gol. Non esattamente quello che si definirebbe un flop...

2. Il Milan avrebbe voluto aspettare gennaio per prendere Honda. Il mese in cui si sarebbe liberato. Ma il Cska ha fatto capire che il giochetto con loro non funzionerà. Piuttosto palese che il potere economico rossonero non sia al momento devastante. Nel caso in cui non si chiudesse l'affare Silvestre, il Milan sarebbe costretto a spendere ulteriormente sul mercato, limitando le sue possibilità di rafforzamento in altri ruoli. Opzione interessante...

3. Le formule che vanno attualmente di moda nel calciomercato italiano non sono molto lusinghiere per chi ha bisogno di guadagnare dalle cessioni. Quando un tuo avversario ti chiama per necessità, il potere di contrattazione è dalla tua: sfruttalo. Non considerare più un tuo giocatore parte del progetto non equivale automaticamente a doverlo regalare alla prima squadra che te lo chiede. Soprattutto non ai rossoneri, che in queste ore stanno già alacremente lavorando alla prima conferenza stampa di presentazione dell'argentino, in cui oltre alla normalissima voglia di riscatto scopriremo anche la fede che Silvestre aveva fin da piccolo. Un film già visto e rivisto. Purtroppo...

Twitter @SBertagna