editoriale

L’avrà  fatto per amore

Ad uno straniero che volesse annusare l’aria che tira prima di Inter-Juve e comprendere la surreale dose di “odio sportivo” che divide le due squadre consiglierei di guardare la moviola di quel famoso Juve-Inter che puntualmente,...

Sabine Bertagna

Ad uno straniero che volesse annusare l'aria che tira prima di Inter-Juve e comprendere la surreale dose di "odio sportivo" che divide le due squadre consiglierei di guardare la moviola di quel famoso Juve-Inter che puntualmente, in queste vigilie, viene rispolverato. Dai bianconeri con l'orgoglio di chi è geloso ancora oggi della sua refurtiva e non ha mai smesso di andarne profondamente fiero. Dagli interisti perché è la sintesi perfetta di un periodo trascorso a parare ingiustizie, anni di bocconi amari, la consapevolezza che avrebbe trionfato l'arroganza a prescindere dai meriti. In un clima di impotenza generale.

Sono passati anni, ma guardando quella moviola tutto riaffiora identico come allora. Direzioni arbitrali univoche, nessuna ammonizione ai bianconeri se non in caso di omicidio (Chiellini è un uomo di altri tempi, evidentemente), decisioni assurde. Incomprensibili. Come quel fallo da rigore sul quale ritorna Iuliano (interpellato due volte all'anno per le dichiarazioni di rito) e che minimizza l'episodio in questo modo. "Il rigore? Io non facevo l’arbitro. Si poteva dare o non dare, poteva starci lo sfondamento. Il punto non è quello. Un episodio non può sminuire la legittimità di una vittoria." Sorvolando sullo sfondamento (?!) la questione non si riduce di certo ad un episodio. Per arrivare al rigore negato a Ronaldo si passa per mille altri falli. Tutti impuniti. Dettagli, insomma. 

In quella famosa puntata di Pressing del '98 la moviola evidenziava una palese situazione di inadeguatezza dell'arbitro, ma la cosa che più fa specie è un'altra. La ritrosia a parlare chiaramente in studio, a dire senza mezzi termini quale delle due squadre fosse stata avvantaggiata, ad etichettare l'arbitraggio come scandaloso. Invece no. I silenzi, le pause e poi parole dosate. Meglio non offendere la Vecchia Signora. Il motivo per il quale Inter-Juve è tutto questo trascende il calcio. E' voglia di giustizia. Oggi come ieri è voglia di cancellare certe opere di mistificazione costruite ad arte. Ma non prendiamocela troppo. Come cantava Elio, in quegli anni regnava l'amore. Stolti noi che non lo avevamo capito. Si sa che il troppo amore abbaglia.

Twitter @SBertagna