editoriale

L’epilogo è vicino?

C’è una parte di giornalismo nostalgico che non si rassegna all’idea che Moratti possa cedere alla proposta indonesiana. Non lo farà, non può farlo, non deve. Giudizi a tratti severi che il presidente nerazzurro non merita. Se in...

Sabine Bertagna

C'è una parte di giornalismo nostalgico che non si rassegna all'idea che Moratti possa cedere alla proposta indonesiana. Non lo farà, non può farlo, non deve. Giudizi a tratti severi che il presidente nerazzurro non merita. Se in questo momento Moratti sta valutando una cessione è proprio in virtù di quell'amore smisurato che da sempre lo lega alla sua creatura. Tutti pensano alla felicità di quel maggio 2010, la Champions League, le lacrime. Pochi ripercorrono gli anni di battaglie in rabbioso silenzio. Le sconfitte. L'impotenza. Giudicare da fuori è sempre troppo facile. Prendere decisioni di questo calibro lo è decisamente meno.

E' indubbio che se accadrà, quello che sembra debba accadere, saluteremo tutti un'epoca, che per le generazioni future assumerà forse i toni del bianco e del nero. E' altrettanto indubbio che in questo momento storico le possibilità di ricostruire il prestigio dell'Inter passino per alleanze internazionali con disponibilità importanti. In un modo o nell'altro non si può più indugiare perché nelle recenti stagioni si sono andati accumulando una serie di brutti errori. Troppi. Sono tanti i giocatori presi solo l'estate scorsa (alcuni addirittura a gennaio) e che oggi non sono più considerati adatti alla rosa dell'Inter. Gargano, Schelotto, Rocchi e da ultimo Silvestre. L'Inter cerca di voltare pagina e di scrollarsi di dosso colpevoli leggerezze. L'epilogo sembra vicino. La nostalgia avanza. Ma il cuore sa che non ci si può fermare. Chi lo fa è perduto.

Twitter @SBertagna