editoriale

L’Inter non segna più! Si poteva evitare l’imbarcata? Palacio…

Il rientro dopo la sosta è per definizione un momento delicato. Quattro allenamenti nelle gambe e uno stuolo di infortunati/indisponibili: queste le premesse alla difficile partita a Udine. Milito finisce in tribuna (meglio non rischiarlo), in...

Sabine Bertagna

Il rientro dopo la sosta è per definizione un momento delicato. Quattro allenamenti nelle gambe e uno stuolo di infortunati/indisponibili: queste le premesse alla difficile partita a Udine. Milito finisce in tribuna (meglio non rischiarlo), in campo Pereira e Jonathan sulle fasce, dietro l'ennesima bocciatura di Silvestre, al quale Stramaccioni preferisce ancora una volta Cambiasso. Davanti, tesi alla ricerca del gol, Cassano e Palacio. Centrocampo con Gargano e Guarin. Samuel e Juan Jesus in difesa della porta.

EQUILIBRI. Che sarebbe stata una partita faticosa era evidente a tutti. Faticosa per gli spazi che non si trovano, per la corsa che non è brillante e per i tentativi fumosi nella costruzione del gioco. Nonostante tutto nella prima parte della partita l'Inter tiene botta. Soffre, ma regge. Cassano, non in splendida forma, è il giocatore comunque più ispirato. Ai suoi piedi buoni si devono i tentativi di infiltrarsi nella difesa dell'Udinese con suggerimenti per colpirla a bruciapelo. Il problema è proprio quello. I suggerimenti cadono nel vuoto. Di Natale fa tremare la traversa con una punizione furiosa. L'Inter a tratti cerca di essere pericolosa.

DIGIUNO DA GOL. L'Inter non butta la palla in rete in trasferta dalla notte dei tempi. Tra le palle gol create dall'Inter ricordiamo la prima con Palacio che viene sbilanciato in area e cade ad un passo dalla porta di Brkic. Ammonizione per simulazione con tanti dubbi. a inizio secondo tempo un'occasione allucinante di Jonathan che manca la porta a distanza di un nulla e di nuovo Palacio con un diagonale molto insidioso deviato in angolo dal portierone dell'Udinese. Poi al 70°, su errore di Cambiasso e Juan Jesus, Di Natale trova la diagonale giusta e butta in rete. Poco dopo viene espulso J.Jesus per somma di gialli e la partita subisce un tracollo feroce. Il secondo gol segnato da un Muriel che sembra spuntare indisturbato dal nulla è imbarazzante. Poi di nuovo Di Natale a chiudere il discorso. Gesto signorile di Guidolin che blocca gli olè del pubblico sul finire della partita. Risultato pesante.

QUELLA PRIMA PUNTA CHE NON C'E'. Si possono prendere gol (magari non come quello segnato da Muriel), ma non si può NON segnare. E l'Inter fa una fatica mostruosa a buttarla dentro. Palacio (prestazione non buona) non è una prima punta, le sue caratteristiche e la partita di oggi lo confermano. Milito non può giocare tutti i 90 minuti di ogni partita (e sono tante). A questa mancanza è necessario aggiungere quella di un centrocampo di qualità. Suggerimenti per il mercato in corso?

I CAMBI. Stramaccioni non ha una rosa variegata a disposizione e trovandosi a lavorare spesso in emergenza le scelte che deve fare non sono mai facili. Oggi, probabilmente travolto dagli eventi, fatica a trovare i cambi giusti per evitare l'imbarcata. Sull'espulsione di Juan non corre subito ai ripari e lascia Cambiasso difensore centrale in una difesa a 4 (già non è roba sua a 3, figuriamoci come centrale difendendo a 4). Entrano prima Duncan (forse lo si sarebbe potuto azzardare da subito?) e poi Rocchi. Per vedere un difensore in più bisogna aspettare il 3 a 0. L'ingresso di Silvestre ovviamente non può cambiare nulla nelle sorti di una partita finita male. Tremendamente male.

L'EPISODIO. Fa molto discutere il rigore (e relativa espulsione da ultimo uomo) non concesso a Palacio, punito con un'ammonizione per simulazione. Il contatto, anche se poco evidente, c'è. Poi qualcuno dice che Rodrigo si tuffa, qualcuno che trascina la gamba e che  la posizione sarebbe comunque in fuorigioco. Ma la realtà è che certi rigori altrove vengono assegnati senza battitti di ciglia. Dov'è finita la parità di trattamento?  Stramaccioni non ci sta e si lamenta, più per la somma di episodi nelle ultime partite, che per il singolo episodio. Giusto mantenere alta l'attenzione ma, nonostante tutto, oggi non c'è davvero nessun alibi a disposizione.

Twitter @SBertagna