E' appena iniziata la Primavera e quella nerazzurra ha portato in casa Inter grosse novità. Tutto è cominciato domenica scorsa. Facciamo un passo indietro in questa settimana di stravolgimenti. A Londra i nerazzurrini di Andrea Stramaccioni conquistano la Next Generations Series. Per carità non osiamo chiamarla Champions under 19 perché altrimenti ci dobbiamo subire i sermoni di quelli che 'no l'Inter non è mai abbastanza' fino almeno al prossimo anno, quando alla stessa competizione parteciperanno pure altre squadre italiane e allora si che il torneo giovanile (comunque unico in Europa e frequentato in ogni caso dalle più importanti cantere del Continente) avrà un senso.
editoriale
La prima di Strama
E’ appena iniziata la Primavera e quella nerazzurra ha portato in casa Inter grosse novità. Tutto è cominciato domenica scorsa. Facciamo un passo indietro in questa settimana di stravolgimenti. A Londra i nerazzurrini di Andrea...
QUI LONDRA - Dopo quella vittoria, dicevamo, il presidente Moratti - che vola a Londra con uno dei suoi figli per vedere la partita - scende in campo a salutare la conquista del trofeo e incrocia l'allenatore, lo abbraccia, gli dice qualcosa nell'orecchio e poi gli lascia la scena.
QUI TORINO - Intanto in Italia tutto è pronto per Juve-Inter. La squadra nerazzurra dura per un'ora, poi scompare dal campo e scopre il fianco agli uomini di Conte. E' una sconfitta immeritata, ma è una sconfitta pesante.
MACIGNI - E non pesa nell'immediato, quanto il giorno dopo. Il patron nerazzurro entra negli uffici della Saras e a domanda 'Ranieri resta', risponde: 'Penso di si'. Non è un sì convinto, i giornalisti restano in attesa di comunicazioni fino alle dieci di sera quando arriva il comunicato ufficiale (esattamente alle 22:04): "L'Inter ringrazia Ranieri e dà il benvenuto a Stramaccioni".
DEBUTTO - E' la scossa che fa tremare il mondo nerazzurro. Il popolo interista si divide: "Mica è colpa di Ranieri", da una parte. E dall'altra: "Finalmente pensiamo ai giovani". A pochi giorni da quel terremoto, la gente aspetta di vedere la 'prima di Strama'. C'è grande curiosità intorno a questo giovane tecnico, che ha conquistato i cuori delle giovanile nerazzurre e la stima degli interisti per quello che è riuscito a fare con i suoi giovani talenti. Aveva perso 7 a 1 la prima contro il Tottenham, ha finito con il vincerlo quel torneo che nessuno vuole considerare importante. E adesso si ritrova a dover spingere l'Inter dei grandi a ricominciare, a riconquistare fiducia in un futuro migliore. Bando alle chiacchiere: "Fin da domenica dobbiamo fare l'Inter, fare la partita da Inter o quantomeno provarci. Questo non lo dico io, lo dice anche l'ultimo calciatore dello spogliatoio. Ora contano i fatti", ha detto in conferenza stampa.
STRAMALA - Non ha certo la bacchetta magica Strama: ha un accento romano doc, un linguaggio giovane che sa di rap (già lo chiamano 'Mister Tanta Roba'), idee chiare da riportare in campo e carattere fermo ("Un sms da Mou? Manco sa chi sono! Se devo preparare la squadra per Bielsa? A me hanno solo chiesto di battere il Genoa e non so neanche con chi devo giocare la domenica dopo"). Nessuno gli può chiedere un miracolo, ma tutti non vedono l'ora di vedere la sua Inter di che pasta sarà fatta ("Per me è un sogno che mi è stato regalato, ma meglio non ripeterlo per non diventare ripetitivo. Sono l'allenatore dell'Inter adesso e metterò in campo sempre la formazione migliore, quella che vedrò con i miei"), tutti aspettano di capire cosa si inventerà. A 36 anni avrà l'onore e l'onere di sedere sulla panchina nerazzurra del Meazza, quando guarderà verso il campo per non sentirsi troppo solo ("sarò completamente concentrato sulla partita - ha raccontato - l'emozione più forte l'ho provata la prima volta che ho messo piede nello spogliatoio, quando sono vicino al campo per me è più facile"), vedrà quel 'vecchietto' di capitan Zanetti scaldarsi per poi correre anche per lui. Sentirà intorno a lui un'aria di attesa, gli interisti aspetteranno con speranza e ansia il fischio d'inizio. Da qualche tempo stava diventando difficile persino aspettarsi qualcosa...
@EvaAProvenzano
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