editoriale

Non serviva il Valencia per capire: è un’Inter incompleta e modesta. E quella frase…

Ha detto bene Massimo Moratti: sarebbe ingeneroso, affrettato e vagamente folle giudicare l’Inter da queste uscite estive. La tourneé Usa ha motivazioni solo economiche, Mazzarri aveva avvertito sul rischio di figuracce (in questo senso la...

Daniele Mari

Ha detto bene Massimo Moratti: sarebbe ingeneroso, affrettato e vagamente folle giudicare l'Inter da queste uscite estive. La tourneé Usa ha motivazioni solo economiche, Mazzarri aveva avvertito sul rischio di figuracce (in questo senso la sfida del 10 contro il Real Madrid preoccupa ancor più di quella di stanotte contro la Juve) e quindi il giudizio deve assolutamente prescindere dalle ultime prestazioni.

Ma le consolazioni finiscono qui. Che l'Inter abbia un'ossatura abbastanza modesta, che spesso le sorti della squadra siano ancora dipendenti dalla vena dei veterani, è una realtà che sembra appurata anche senza il conforto delle performance in campo.

Il mercato è lungi dall'essere concluso e la società metterà a disposizione di Mazzarri almeno altri 3-4 giocatori. Sulla qualità degli stessi, però, non mi sento di essere altrettanto sicuro. L'Inter, tra le squadre di vertice del campionato italiano, sembra paradossalmente quella che si è rafforzata di meno. Un paradosso se si considera che è anche quella che arriva dal campionato più deludente.

Servono correttivi, lo ha ammesso anche il presidente. All'Inter manca qualità, soprattutto in mezzo al campo. Senza Kovacic, la manovra è lenta, farraginosa, priva di spunti di creatività. Servono due innesti che sappiano fornire il giusto cambio di passo, due potenziali titolari che ovviamente si alternino con chi c'è già.

Mazzarri avrebbe voluto una rosa quasi al completo già in ritiro o almeno per questa tourneé. Non è stato accontentato perché di soldi non ce ne sono, di cessioni non ne sono state fatte e quindi si tira avanti facendo di necessità virtù. Branca e Ausilio stanno provando disperatamente a far inserire al Chelsea il diritto di riscatto per Wallace, un'impresa con poche speranze di riuscita.

Per Taider, gli uomini mercato nerazzurri si stanno arrampicando sugli specchi per provare a sborsare meno cash possibile. Questa mancanza cronica di liquidità, ovviamente, ritarda ogni operazione, complica maledettamente il lavoro di Mazzarri e scoraggia i tifosi, che vedono il gap con le altre allargarsi pericolosamente.

Su una cosa, poi, difficilmente si può essere d'accordo con Moratti. "Al di là di una questione di condizione atletica, c’è un problema di qualità: solo quando i giocatori staranno bene di gambe si capirà davvero quanta ne manca a questa Inter, e in quel caso starà alla società intervenire", ha dichiarato ieri il presidente.

In realtà la mancanza di qualità è già evidente e sotto gli occhi di tutti. Non serve che le gambe girino a mille per conclamarla.