editoriale

PRIMI SEGNALI E MOTI D’ORGOGLIO

Un’amichevole non fa primavera. Nonostante questo fatto evidente e incontestabile si possono comunque intravedere guizzi e spiragli che incominciano ad andare oltre la preparazione, nuda e cruda. Mazzarri, che in questa fase attende...

Sabine Bertagna

Un'amichevole non fa primavera. Nonostante questo fatto evidente e incontestabile si possono comunque intravedere guizzi e spiragli che incominciano ad andare oltre la preparazione, nuda e cruda. Mazzarri, che in questa fase attende pazientemente di leggere nei passaggi e nei meccanismi della squadra l'applicazione dei suoi dettami, si sofferma sugli aspetti negativi ravvisati ieri contro il Vicenza. La mancanza di lucidità è una diretta conseguenza dei carichi di lavoro. Il gioco pecca ancora di equilibrio, troppe secondo Walter le ripartenze subite. Nulla su cui non si possa e debba lavorare a questo punto della preparazione. Il tecnico, che non si è soffermato sul risultato, si è detto soddisfatto. L'Inter, sotto la sua guida, procede.

GIOVANI IN MOSTRA - Quel colpo di tacco al giovane Capello non sarà andato giù. Un gesto calcistico delizioso, che avrebbe meritato la rete. Ma la fiducia (o la curiosità) di Mazzarri per l'ex attaccante della Primavera del Bologna lo ha visto partire come titolare (ovviamente poi in queste amichevoli si ruota in continuazione). Giocatore davvero interessante, che ha di certo incuriosito Walter. Belfodil, nonostante il Ramadan, non si è risparmiato e ha insaccato di testa con precisione. Il sacrificio non sembra spaventarlo. Anche il giovane danese Olsen (Primavera) ha fatto il suo, recuperando palloni e mostrando di avere un bel lancio. Sotto osservazione. 

MOTI D'ORGOGLIO - Bella la prova di Fredy Guarin. Propositivo e pericoloso, molte delle sue azioni sembravano dire a gran voce "e chi si muove da qui?". La voglia di rimanere è preziosa e sottende sacrificio. Il Guaro ha sempre avuto tutte le carte in regola per "spaccare". Questa stagione potrebbe essere la sua. Anche Pereira (l'unico ad aver giocato 90 minuti) ha fatto bene, rispettando i suggerimenti di Mazzarri. Suo il gol del 3-1. E poi Kuzmanovic, che avrebbe meritato il gol su quel tiro preciso, rovinato da una sequenza di pali. Tutti scalpitano per trovare uno spazio nell'Inter di Mazzarri. Qui nessuno si tira indietro. Siamo alla fine del ritiro è la sensazione positiva che ci arriva è questa. C'è ancora tanta voglia di Inter. 

Twitter @SBertagna