editoriale

Sfumature

Una congiura. Quella dello sciopero della prima giornata di campionato sembra a posteriori una trama ordita per acuire l’insofferenza da calciomercato. Per ricordarci che, anche se eravamo, non si sa bene come, sopravvissuti...

Sabine Bertagna

Una congiura. Quella dello sciopero della prima giornata di campionato sembra a posteriori una trama ordita per acuire l'insofferenza da calciomercato. Per ricordarci che, anche se eravamo, non si sa bene come, sopravvissuti all'interminabile estate, di calcio giocato neppure l'ombra. E si sa quanto fossimo desiderosi di discutere finalmente sull'uso di un modulo piuttosto che di un altro, sulla duttilità di quel giocatore, sulle intuizioni di quell'allenatore. E invece no.

Sarebbe stato troppo bello arrivare a consolarsi finalmente con qualche partita vera (ma poi, che senso aveva fingere un campionato con le amichevoli, quando si stava dicendo che non esistevano le condizioni per giocare?). Dopo l'iniziale sentore che ci aveva avvertito che non ci sarebbero stati grossi botti, siamo scivolati in un agosto folle e surreale. E di colpo, nostro malgrado, abbiamo scoperto dove si trovasse il Daghestan. Costretti a congedarci increduli da uno dei giocatori più incredibili mai visti. Progetto, soldi, noia? A freddo non è più importante. Uno come lui lo puoi solo ringraziare e salutare. Cosa farà da grande saranno anche un po' affari suoi.

Affari nostri quelli legati al nerazzurro più chiacchierato e conteso di quest'anno, Wesley Sneijder. Sembrava lui la pedina per fare cassa. E giù a pregare. Speriamo che rimanga, speriamo che rimanga, speriamo che rimanga. La mattina della Supercoppa Wes indossava, secondo fonti ben informate, la maglia del Manchester City. Un ottimo spirito per prepararsi alla partita. Tutto dopo un'estate a negare e a controbattere ai gossip sempre più insistenti. Così insistenti che, ad un certo punto, devono essere sembrati veri anche a lui.

E' finita. Wes è ancora un giocatore dell'Inter. Almeno fino alla prossima stagione. Ma l'eventualità Manchester United mantiene il suo fascino. I tifosi inglesi lo hanno corteggiato con tutti i mezzi a loro disposizione, inondando di tweet lui e Yolanthe. Ti prego vieni da noi, sei il migliore, abbiamo bisogno di te. Wes non è rimasto indifferente e ci ha tenuto a ringraziarli per l'affetto dimostrato. Ed è probabile che il tifoso interista, prossimo ad un esaurimento nervoso, abbia sospettato che a Wes, in fondo in fondo, non sarebbe dispiaciuto poi così tanto andare a giocare nel MUD. Supposizioni viziate da un'estate lenta e frustrante trascorsa immersi nei peggiori incubi. State sereni, è' finita. Quest'anno va così, l'anno prossimo si vedrà. E queste, ormai, sono solo sfumature.