editoriale

Solo Inter, poco altro…

Ha destato scalpore l’apertura del negozio ufficiale dell’Inter nel centro milanese. La nuova casa dei nerazzurri si trova in via Berchet, tra la Galleria e la Rinascente, distante pochi e sfuggevoli attimi dal Duomo. Ubicata presso lo...

Sabine Bertagna

Ha destato scalpore l'apertura del negozio ufficiale dell'Inter nel centro milanese. La nuova casa dei nerazzurri si trova in via Berchet, tra la Galleria e la Rinascente, distante pochi e sfuggevoli attimi dal Duomo. Ubicata presso lo stesso e identico civico della Fiaschetteria Toscana dove nasceva, il 16 dicembre 1899, il Milan Cricket and Football Club. Un caso? Una provocazione? Una semplice dimenticanza? Milano è una città che non puoi pensare di conoscere per sentito dire. Se si scava con pazienza si scoprono dettagli curiosi. Una città che accoglie tutti come poche altre. Anche a discapito delle proprie tradizioni e dei propri sentimenti, spesso repressi. Avanti, qui c'è spazio per le idee. Basta crederci veramente. Non tutti i milanesi si ricordano della Fiaschetteria in via Berchet. Essere una città cosmopolita che guarda al futuro ha certamente i suoi lati negativi e rischia spesso di travolgere i ricordi con quella incredibile voglia di creare sempre cose nuove. Il prezzo della modernità.

Non facciamone un caso. Un negozio nerazzurro nell'antica sede del Milan. Un motivo di discussione da esaurire in un paio di colazioni al bar, nulla di più. Eppure più ci penso e più lo trovo divertente. Una coincidenza quasi diabolica, per restare in tema. La Gazzetta di oggi dedica un articolo al curioso fatto, dando voce ad un indignados rossonero che parla addirittura di mancanza di tatto e di rispetto da parte dell'Inter culminando nella teoria che il gesto sia una provocazione bella e buona. Da parte loro al marketing rossonero non sembra che si siano mai strappati i capelli per rientrare in possesso di un luogo così significativo per la storia del Milan. Tant'è. Come in ogni vero derby che si rispetti i negozi ufficiali delle due squadre meneghine convivono ora pacificamente a pochi passi l'uno dall'altro. Come è nella filosofia delle due tifoserie, in fondo. L'Avvocato avrebbe liquidato questa coincidenza con fine ironia. Non si sarebbe trattenuto dal ricordare a tutti che l'Inter è nata da una costola del Milan. Nemmeno dal pronunciare una frase che avrebbe più o meno sentenziato così. Siamo proprio nati dal nulla. E costruire un negozio sul nulla non può essere una colpa, giusto?