editoriale

Sorpasso Cou

Scriviamolo una volta per tutte. Coutinho e Pato c’entrano come il cavolo a colazione. NULLA. E questo lo scriviamo con fervore oggi, di certo non per le due amichevoli splendidamente giocate dal giovane brasiliano nerazzurro. Da sempre i...

Sabine Bertagna

Scriviamolo una volta per tutte. Coutinho e Pato c'entrano come il cavolo a colazione. NULLA. E questo lo scriviamo con fervore oggi, di certo non per le due amichevoli splendidamente giocate dal giovane brasiliano nerazzurro. Da sempre i due sono stati messi a confronto, paragonati, fatti sfilare a distanza. E i commenti più o meno dicevano sempre le stesse cose. Eh ma Coutinho deve crescere, Coutinho é gracilino, Coutinho deve dimostrare. Di grazia potete dirmi che cosa ha scientificamente dimostrato Pato in questi anni? Pagato un prezzo esorbitante quando era una giovane promessa solo sulla carta, ad oggi, dopo campionati discontinui e un numero spropositato di infortuni (conviene rimanere gracilini, a quanto pare) regala una sola certezza. La sua squadra difficilmente riuscirà a rivenderlo allo stesso prezzo sborsato per l'acquisto. Per non parlare della personalità. Nel calcio avere testa é tutto, fottersi una carriera per una cavolata qualsiasi é un attimo. É evidente la differenza tra un giocatore che ha accettato di andare in prestito ad una squadra spagnola pur di poter giocare e dimostrare il suo talento ed un altro che troppo preso dalla sua love story ha addirittura contribuito a far perdere lo scudetto alla propria squadra (di fatto stoppando l'acquisto di Tevez) e finendo la stagione con un infortunio (l'ennesimo) dopo appena 5 minuti dal suo ingresso in campo. 

Due giocatori che in comune hanno giusto la nazionalità di provenienza. Stramaccioni ancor prima di averlo tra i suoi, lo aveva indicato come il suo primo colpo di mercato. E le giornate indonesiane gli stanno dando ragione. Cou é cresciuto e quel talento che mette nelle sue giocate (che sprizzavano classe anche quando era all'Inter) ha un che di maturo e più consapevole. Ricordiamo bene che cosa si diceva dell'Inter che aveva dato in prestito Cou all'Espanyol. Che aveva sbagliato (noi sbagliamo sempre, ci avete fatto caso?) che Cou andava alla grande e che avremmo dovuto mangiarci le mani. Già. Intanto lui si faceva un po' di ossa, giocava con continuità, segnava regolarmente. Mentre qualcuno passava le sue giornate in infermeria o si faceva distrarre dalla stagione dell'amore. Si chiama esperienza e se Cou é pronto per la prima squadra é anche grazie alle partite che ha giocato nella Liga. Proprio nella Liga é stato eletto una delle rivelazioni del campionato (anche i giornalisti spagnoli in questi mesi ne scrivevano impressionati). Dopo i gol (gli ennesimi) messi a segno nella seconda amichevole Cou minimizza e dichiara "bello il gol, ma la squadra é più importante". Si respira entusiasmo e voglia di lavorare. Le migliori premesse affinché talenti come il suo si esprimano in libertà. La classe non puoi davvero inventarla. Per tutto il resto c'é MasterCard. 24 milioni sborsati dai rossoneri contro i 4 pagati dai nerazzurri. C'è qualcos'altro che non vi é chiaro?

Twitter @SBertagna