editoriale

Tecnica e grinta cercasi. Alvarez, che pena. Ma quando entra Jonathan…

Per chi si fosse illuso dopo la vittoria di Catania, la gara in Inghilterra mostra nuovamente tutti i limiti della squadra nerazzurra. Presi letteralmente a pallate dal Totthenam, si deve dire un grazie grosso quanto una casa ad Handanovic,...

Alessandro De Felice

Per chi si fosse illuso dopo la vittoria di Catania, la gara in Inghilterra mostra nuovamente tutti i limiti della squadra nerazzurra. Presi letteralmente a pallate dal Totthenam, si deve dire un grazie grosso quanto una casa ad Handanovic, l'unico a salvarsi dal naufragio interista. E' lui che si erge a muro in porta ed evitare un più pesante passivo. Il resto è nullo. Una squadra svuotata, priva di energie, forza e ambizioni. Finisce con un secco tre a zero in favore dei londinesi la gara valevole per l'ottavo di Europa League. C'è davvero poco da dire se non commentare la gara da un punto di vista umorale e non tecnico. Di tecnico c'è ben poco quando hai in campo gente come Gargano o Pereira. Per non parlare di Alvarez. Anzi, ne parleremo più tardi. In difesa si gioca alle belle statuine ed ogni cross equivale ad un pericolo. Handanovic fa quel che può, ma non basta. Si spera in una prova di forza almeno nella gara di ritorno. Non per recuperare il pesante passivo, ma solo per dimostrare di essere degni di indossare la casacca nerazzurra. Non quella rossa odiosa e che con l'Inter ha ben poco a che spartire.

VALORI IN CAMPO. Dobbiamo essere onesti: un giocatore come Bale, al momento, ce lo sogniamo. Il problema è che ce lo sogneremo anche negli anni a venire. Di tutti quelli schierati in campo oggi, forse solo Guarin, Handanovic, Cassano e Palacio sono degni di indossare la nostra maglia e avrebbero potuto far parte della squadra che tre anni fa vinse il Triplete. Il resto è davvero poca roba. I ritmi sono lentissimi e non si butta mai il cuore oltre l'ostacolo. Di solito dove non arriva la tecnica ci arriva la grinta. Non in questo caso. Non con questa Inter.

ALVAREZ. Lui merita una sezione a parte. Non sono io ad avercela con lui. E' l'argentino che tenta di farsi odiare in ogni modo. Sembra un giocatore da primi anni '60 quando il calcio era molto più lento. E' stato presentato come il ragazzo dal sinistro fantastico e quando si trova da solo a tu per tu con Friedel, senza alcuna pressione, senza alcun giocatore addosso, la spara inspiegabilmente fuori strozzando il tiro. E' vero che gli uomini in rosa sono contati, ma perchè ci si fissa nello schierarlo? Chi è il santo in Paradiso che lo protegge? Francamente si spera possa partire a Giugno. Il vaso della pazienza nei suoi confronti è stracolmo.

JONATHAN. Entra in campo al posto di Alvarez e pensi che al peggio non c'è mai fine. Poi però, chi di voi ha notato che dal suo ingresso in campo, Bale decide di cambiare fascia di competenza? Il motivo? Ovvio! Teme il confronto e preferisce non sfigurare! (Sono ironico ovviamente. Almeno ci ridiamo su)