Partita dura, sofferta, ma ottimi tre punti portati a casa dalla nuova Inter di Ranieri. La cura miracolosa del tecnico testaccino prosegue alla grande con sei punti in due partite. Analizziamo cosa ha funzionato e cosa no, tra i nerazzurri.COSA VA - Pazzini deve giocare sempre. E' il mio diktat ma anche quello di tutti i tifosi nerazzurri. Il Pazzo corre, si impegna, tiene palla e quando c'è da metterci lo zampino lui c'è sempre.Cambiasso sembra essere rinato, abbandonati i vestiti orribili indossati durante la poco felice 'era Gasperini', con mister Ranieri si trasforma in quel preciso metronomo di centrocampo che conosciamo ormai da anni. Nessuna sbavatura, sempre vicino all'uomo, fa accorciare quando c'è bisogno la squadra e si fa trovare pronto in avanti quando c'è da dispensare assist. Mea culpa per averlo criticato giorni fa dopo la partita di Novara, ma si sarà reso conto anche lui che il vero Cuchu è quello di stasera.Ottima la prova anche di Maurito Zarate, subentrato al posto di Pazzini, l'Inter cambia modo di giocare sfruttando le ripartenze veloci dell'argentino. Nell'uno contro uno è letale e i difensori del CSKA ne sanno qualcosa quando stoppa di petto a incrociare sul lancio al bacio di Cambiasso e insacca alla destra del portiere russo con il sinistro (che non è il suo piede).Altra nota fortemente positiva riguarda il carattere. Nonostante i due gol presi, che avrebbero tagliato le gambe a qualsiasi squadra, i nerazzurri non si demoralizzano e dopo soli due minuti ritrovano il definitivo vantaggio. Di li è tutta un'altra partita, chiusure precise, ritorna il pressing alto e non si soffre più.Ranieri poi, ha saputo rimotivare un ambiente depresso. Uomini al loro posto, schema conosciuto e pedalare. Ci voleva tanto per evitare di bruciarsi l'unica grande occasione della carriera? (Ogni riferimento a fatti e 'Gasperini' sono puramente casuali)COSA NON VA - Troppa sofferenza quando gli attacchi del Cska si sviluppano per vie centrali e non sulle fasce. Ogni cross è preda di Lucio e Samuel, che non sono sempre cosi pronti e riattivi quando si tratta di coprire la zona centrale della propria area. Sul secondo gol la sbavatura di Lucio è pesante. Forse colpito da uno dei rari momenti di annebbiamento della gara, non si fa trovare pronto sul dribbling di Wagner Love che insacca sul palo del portiere.Alvarez sembra lento a ingranare. La velocità non è il suo forte, ma Ranieri gli facilita il compito piazzandolo dietro le punte ed evitandogli gravosi compiti di copertura. Esce per qualche minuto fuori dalle trame di gioco nerazzurre e si piazza più largo a destra rispetto al solito, dove sembra dare maggiore partecipazione alle azioni.Bisogna imparare a iniziare meglio i secondi tempi, non si possono concedere tante porzioni di campo alla squadra avversaria. I primi venti minuti della ripresa l'Inter appare un pò spaesata e quasi stupita della corsa dei russi. Va decisamente meglio, quasi per assurdo, dopo il secondo gol di Wagner Love. I nerazzurri si risvegliano dal torpore iniziale e riprendono a macinare gioco come sanno.Voto alla prestazione in generale: 7. Pesano i due gol subiti e l'inizio di secondo tempo, ma vincere in Russia non è affare semplice per nessuno. Ranieri conquista cosi sempre maggiori consensi e, bacchetta magica o meno, sta iniziando in maniera perfetta la sua lenta risalita al vertice, in tutte le competizioni.
editoriale
Trionfale la campagna di Russia. Cambiasso rinato e che Zà rate per questa Inter tutta cuore e muscoli
Partita dura, sofferta, ma ottimi tre punti portati a casa dalla nuova Inter di Ranieri. La cura miracolosa del tecnico testaccino prosegue alla grande con sei punti in due partite. Analizziamo cosa ha funzionato e cosa no, tra i nerazzurri. COSA...
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