editoriale

Un Palazzo di carte

Diciamoci la verità. A chi interessa ancora il calcioscommesse? Siete attraversati dallo stesso e identico fervore che vi aveva attraversato durante la scorsa estate? Guardate le partite con sospetto? Vi chiedete se è tornato tutto come prima?...

Sabine Bertagna

Diciamoci la verità. A chi interessa ancora il calcioscommesse? Siete attraversati dallo stesso e identico fervore che vi aveva attraversato durante la scorsa estate? Guardate le partite con sospetto? Vi chiedete se è tornato tutto come prima? Non prendiamoci in giro. Quello che contava, conta e conterà sempre è che il gioco non si fermi. Poter seguire il campionato senza interruzioni. Credere che nulla possa essere grave come sembra. E' un atteggiamento infantile. Ma il calcio è un gioco e alla fine chi lo ama è disposto a tante cose pur di difenderlo. Anche a far finta di non vedere.

Repubblica, il quotidiano più attento alla vicenda, si poneva alcune settimane fa una domanda. In un articolo Pinci affermava che "da almeno dodici mesi, soltanto per citare il più grottesco degli esempi, una pagina dell’inchiesta di Cremona è aperta sulle scrivanie della procura Federale: le testimonianze su Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 e Lecce-Lazio della settimana successiva chiamano in causa il laziale Mauri e l’ex capitano genoano Milanetto, solo per citare i più noti." Eppure la sensazione forte è che queste testimonianze verranno affrontate a stagione chiusa. Dopo aver cancellato la penalizzazione del Napoli la cosa più importante è tornata ad essere il campionato. E la Lazio così in alto nella classifica non facilita di certo le cose...

Ieri, sempre su Repubblica, Mensurati ha raccontato in un articolo di come Palazzi si sia in qualche modo sentito in dovere di "giustificare" il motivo per il quale starebbe dando priorità al fascicolo con gli indagati meno importanti, rimandando a data da destinarsi quello con gli indagati di "serie A". Palazzi ha spiegato che per l'altro fascicolo, quello dei più "famosi", si sta attendendo la chiusura dell'inchiesta a Cremona. Un vincolo che il procuratore non aveva esitato ad infrangere in altri casi, come per esempio in quello di Conte e di altri calciatori, regolarmente processati e condannati. Ci si chiede come finirà questa storia. Se la linea continuerà ad essere quella dell'amnistia (il Tnas ha già cancellato una cosa come 271 mesi di squalifiche). Se prima o poi si troverà il bandolo della matassa. Se analizzando questo cartello di carte, che ha ormai le fattezze di un vero e proprio palazzo imperiale, siano state fatte delle scelte più o meno condivisibili. Poco eque. Molto politiche.

Twitter @SBertagna