editoriale

Una vittoria meritata. Campagnaro chapeau. Cambiasso per quanto ancora? E Alvarez…

Un buon inizio. E’ questo quello che si è visto oggi nella sfida tra Inter e Genoa che ha visto i rossoblù soccombere ai colpi dei nerazzurri. La squadra di Mazzarri si è imposta per 2 a 0 grazie alle reti di Nagatomo e Palacio che...

Alessandro De Felice

Un buon inizio. E' questo quello che si è visto oggi nella sfida tra Inter e Genoa che ha visto i rossoblù soccombere ai colpi dei nerazzurri. La squadra di Mazzarri si è imposta per 2 a 0 grazie alle reti di Nagatomo e Palacio che regalano i primi tre punti della stagione all'Inter.

ANALISI. Una squadra a due facce quella vista ieri a San Siro. Un primo tempo in cui i ritmi sono stati più blandi e la squadra ha pensato più che altro a difendersi ordinatamente piuttosto che ad attaccare. L'unica punta Palacio infatti ha risentito dell'atteggiamento della squadra e Alvarez non ha proprio il passo della seconda punta. Gli unici pericoli li ha creati sulla destra Jonathan che ha sfiorato il gol con un diagonale, finito poi al lato della porta difesa da Perin. Nel secondo tempo, Mazzarri ha capito che la squadra aveva recepito la giusta sicurezza difensiva ed ha deciso di osare mandando in campo Icardi al posto di Kuzmanovic. Con le due punte la musica cambia decisamente. Subito l'argentino di Rosario si rende infatti pericoloso colpendo di testa su assist di Guarin. Il gol arriva poi con una percussione sulla destra da parte della coppia Guarin – Jonathan, col brasiliano che tenta un cross di collo pieno centrando in pieno un difensore genoano che fa si che la palla si innalzi e per Nagatomo è un gioco da ragazzi mettere in porta a portiere battuto. Di li in poi, specialmente con l'ingresso di Kovacic è dominio nerazzurro. I genoani non riescono mai a pungere negli ultimi venti metri e Guarin confeziona un prezioso assist per Palacio, che segna alla sua ex squadra e sigla il definitivo 2 a 0.CAMBIAS...TA. La corsa non è mai stato il suo punto forte, ma il tutto durante la sua carriera è stato ottimamente sopperito da un senso della posizione fuori dal comune. Adesso sembra essere venuta meno anche questa caratteristica. Non è la prima gara che sbaglia il neo capitano nerazzurro e non sarà l'ultima. Massimo rispetto, ma al momento gente più fresca di lui può garantire quel brio e quella frizzantezza di cui la squadra ha bisogno. Nel primo tempo infatti, con 10/11 della scorsa stagione, sembrava di vedere una partita dell'era Stramaccioni: squadra seduta e poco incisiva. Una volta uscito, con l'ingresso di Kovacic, si è assistito a tutt'altra gara. Forse Cambiasso, potrà rendersi più utile a partita in corso quando si devono abbasssare i ritmi e non dall'inizio quando l'obiettivo primario è vivacizzare il tutto. Siamo però ancora alla prima di campionato, un'altra possibilità la si concede a tutti anche perchè i carichi di lavoro devono ancora essere smaltiti.

ALVAREZ. Sembrava di vedere un altro giocatore in campo. Spesso criticato, oggi l'argentino decide di impegnarsi. Lascia a casa la sua classica andatura ciondolante e si impegna su tutti i palloni, recuperando molte volte la sfera anche quando potrebbero farlo altri compagni. Sembra essere incisivo (finalmente dopo due anni di nulla) e per questo è obbligatorio fargli i complimenti. Se continuerà su questi ritmi e con questa convinzione potrà essere davvero la rivelazione e la marcia in più di questa Inter che di tecnica necessita e non poco.CAMPAGNARO. Menzione speciale per Hugo Campagnaro: arrivato a parametro zero, sembra giocare nell'Inter da anni. Da solo sistema la difesa e rende tutti più sicuri. Chapeau