Tirava un'aria strana, stasera. L'Italia stava già tutta festeggiando, contravvenendo alla serietà scaramantica che una finale impone. Troppi tricolori, troppe trombette, troppa sicurezza. Gli esperti di calcio concordavano sul fatto che la Spagna fosse lenta, macchinosa e poi quella mania per il centrocampo. Già. Il centrocampo. Quella cosa che non ci ha fatto veder palla, che produceva guizzi rapidi, che in un attimo era in porta. E noi a guardare. La verità é che mentre cercavamo un qualsiasi modo per entrare in partita loro giocavano a calcio. Veloci, spietati, a tratti perfetti. Detto che non c'era partita, l'approccio psicologico degli azzurri non é stato dei migliori. La stanchezza, dietro alla quale ci si é nascosti, si é dimostrata solo un corollario ininfluente. Un alibi facile facile.
editoriale
Zeuro Tituli
Tirava un’aria strana, stasera. L’Italia stava già tutta festeggiando, contravvenendo alla serietà scaramantica che una finale impone. Troppi tricolori, troppe trombette, troppa sicurezza. Gli esperti di calcio concordavano sul fatto...
E' stato un Europeo strano. Scosso dalle avvisaglie di uno scandalo che non ci ha ancora mostrato la faccia peggiore, probabilmente. L'amichevole tremenda con la Russia e poi un girone giocato meglio del previsto con risultati inaspettati. Da lì al carro dei vincitori é trascorso un attimo. La bella partita con l'Inghilterra e poi quella quasi sorprendente contro la Germania. E l'orgoglio nazionale cresceva a dismisura. Quasi non ci stava più bello specchio. Si gonfiava tremendamente fiero.
E dire che qualcuno aveva dubbi se portarlo agli Europei. Mario Balotelli, un talento che non si trova facilmente in giro, di questi tempi. Ma lui é noto per le bravate, perché non esulta o per mille altre cose delle quali, secondo qualcuno, dovrebbe scusarsi in continuazione. Evidentemente non vedono come gioca, o la giudicano una parte poco interessante della faccenda. Peccato. Non sanno cosa si perdono. Dopo aver blaterato idiozie sul genere che Prandelli ci aveva messo la faccia nel portarlo all'Europeo si sono accorti che l'Italia andava avanti grazie alle sue trovate calcistiche. Che queste facevano tremendamente la differenza. Con la Germania Mario é stato talmente evidente che anche loro non hanno potuto non notarlo. E su tutti subito sul carro.
Se proprio volete assegnare una colpa datela al dio del pallone che a volte premia la squadra più forte. Cose che capitano. Conviene farsene una ragione. Le finali non si giocano, si vincono. E la saggezza popolare aggiungerebbe anche questo. Andarci vicino conta solo alle bocce. Purtroppo.
Twitter @SBertagna
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