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Oltretutto pare stia crollando la narrativa della rosa ampia.
"Gli eventi ti portano a cambiare opinione, il calcio è questo: qualcosa che ti andava bene nei primi mesi poi magari non va più bene. Bisogna essere preparati e pronti, e l'Inter lo è, c'è gente competente che eventualmente valuterà se intervenire. Le rose ampie sono necessarie quando affronti tante competizioni, poi è chiaro che non sempre i sostituti sono all'altezza dei titolari, non tanto per qualità ma per continuità di impiego, è naturale che se giochi meno tu abbia una condizione diversa".
In questi giorni è anche scoppiato il "caso" Frattesi: che idea ti sei fatto a riguardo? Lasceresti andare un giocatore del genere?
"Non lo lascerei andare, ritengo Frattesi un giocatore di grande qualità. L'età è dalla sua parte, ogni volta che è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente. Si sa che quando giochi in un grande club può succedere di non giocare con continuità, poi è chiaro che lui abbia voglia di giocare di sempre. Bisogna anche capire la volontà del giocatore: in questi casi non sono le società a fare la differenza. A nessuno piace non giocare: Frattesi dovrà fare le sue considerazioni, consapevole di trovarsi in un grande club. Prima di andare via dall'Inter ci penserei 10 volte".
Da ex attaccante, come ti spieghi le difficoltà che Lautaro sta incontrando in questa stagione?
"Per gli attaccanti c'è il periodo dove fai fatica a fare gol. Il gol è vitale, ti dà energia, ti dà entusiasmo, forza e voglia. Lautaro, al di là che non segni, è un leader vero e proprio, dà un contributo all'Inter pazzesco. Lo vedo da quanto i compagni, l'allenatore e la società lo stimino. Si mette a disposizione, lotta, fa cose buone. I gol Lautaro li ha sempre fatti e continuerà a farli: è un periodo un po' così, ma sono sicuro che riprenderà a fare come al solito".
In Supercoppa è finalmente arrivato il primo gol su azione di Taremi...
"È un ragazzo che ha qualità, lo ha dimostrato, soprattutto durante l'estate aveva dato sensazioni molto positive. Torniamo a quanto detto prima: quando non giochi con continuità, soprattutto per un attaccante e soprattutto in una squadra forte come l'Inter, un po' di certezze ti vengono a mancare, sai che hai poche partite o pochi minuti per poter dimostrare il tuo valore. Inconsciamente ti carichi di responsabilità e di tensioni. Taremi ha qualità, sono sicuro che nel corso della stagione darà il suo contributo per far raggiungere all'Inter i suoi obiettivi".
Domani l'Inter affronta quel Venezia dove si stanno mettendo in mostra Stankovic e Oristanio.
"Venezia è un campo complicato. In Italia non devi guardare la classifica, ogni partita ha la sua insidia. Il Venezia gioca molto bene, non molla mai, l'ho seguito e deve dire che spesso è stato sfortunato, poi è chiaro che sulla carta non c'è partita. Sono le classiche partite dove hai tutto da perdere e poco da guadagnare: l'Inter è superiore, ma se la prendi sotto gamba rischi di passare un brutto pomeriggio. Per l'Inter sarà fondamentale fare risultato dopo la sconfitta in Supercoppa: se gioca da Inter non c'è partita. Stankovic e Oristanio stanno dimostrando dei miglioramenti quotidiani, fare esperienza sta dando loro la possibilità di mettersi in mostra, è capitato anche a me. Stanno facendo il loro percorso e lo stanno facendo molto bene, stanno confermando quanto di buono si diceva sul loro conto. Sono ragazzi da tenere d'occhio per il futuro".
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