ALAN DZAGOEV (Russia)Nato a Beslan, il 17 giugno 1990 – 22 anniSquadra: Cska MoscaRuolo: Centrocampista offensivoNato in Ossezia Settentrionale, regione caucasica martoriata da frequenti conflitti di matrice autonomista dopo la disgregazione dell’Unione Sovietica, sin dai primi anni la vita di Dzagoev ha sempre avuto il calcio come protagonista assoluto. La famiglia si era trasferita a Beslan nel 1989 e la mamma Lyana, grande appassionata di questo sport, pur tra le ingenti difficoltà economiche, incoraggiava sempre i suoi due figli Gela (oggi centrocampista dell’Alania Vladikavkaz) e Alan a giocare nelle radure vicino a casa. Il pallone non mancava mai ai due fratelli Dzagoev. Giunti in seconda elementare la mamma li iscrive alla squadra del Terek Beslan. Alan, più dotato del fratello, viene prelevato nel 2000 dall’allenatore Yuri Naniev e portato nella capitale Vladikavkaz dove rimane per un lustro. Nel 2005 altro grosso salto, si sposta a Togliatti ed entra a far parte della prestigiosa Accademia calcistica Konoplyov dove è allenato dall’ex calciatore Igor Osinkin, suo reale scopritore. Nel 2006-2007, Alan passa al Krylia Sovetov (ora Akademiya Togliatti) , club di seconda divisione russa, dove gioca per due anni e viene subito adocchiato dagli osservatori del Cska che nel 2008 lo portano a Mosca. Dzagoev non subisce l’impatto del grande salto e fa il suo debutto il 27 gennaio 2008 contro lo Shaktar, ma la vera consacrazione col Cska avviene durante un derby del luglio dello stesso anno contro lo Spartak in cui serve 3 assist e il Cska vince per 5-1. Da quel momento diventa titolare inamovibile della squadra e a fine anno vince il premio come miglior giovane dell’anno. Il Real Madrid fa un’offerta importante per lui (5 milioni di euro) ma Dzagoev la respinge in modo netto dicendo che vuole giocare ancora per il Cska e che comunque, se mai dovesse lasciare la Russia, lo farebbe solo per la Premier League e non certo per la Spagna. Altra prova del suo carattere, un anno dopo l’allora allenatore del Cska Zico lo chiama e gli propone un prolungamento del contratto, ma Dzagoev rifiuta seccamente. Famosi anche alcuni scontri avuti con l’attuale allenatore Slutsky, poi fortunatamente appianati.Dal 2009 a oggi Dzagoev gioca sempre con rendimento altissimo, dando un apporto alla squadra sempre determinante a dispetto della sua giovane età. Ricordiamo anche il gol contro l’Inter nell’ultima edizione della Champions League in occasione della vittoria nerazzurra a Mosca il 27 settembre 2011 in cui Dzagoev segnò il gol del provvisorio 1-2.L’11 ottobre 2008 Alan Dzagoev esordisce in Nazionale maggiore contro la Germania a soli 18 anni ricevendo i complimenti del ct Guus Hiddink. A soli 22 anni è la stella e il leader oscuro della selezione russa che parteciperà a Euro 2012. Dzagoev è un centrocampista completo che sa destreggiarsi in svariate zone del campo, sebbene la sua naturale inclinazione da uomo assist lo porti a essere molto più incisivo in zona gol. Dotato anche di un gran tiro, è uno dei giocatori con maggiori prospettive ed è anche in scadenza di contratto col Cska nel dicembre 2012, ciò lo rende uno degli obiettivi più appetiti dalle big europee. Nel 4-3-3 di Stramaccioni ad esempio, sarebbe un esterno offensivo con i fiocchi…
mondiali 2014
GENERAZIONE EURO: Dzagoev e Kokorin, passato difficile ma futuro assicurato
ALAN DZAGOEV (Russia) Nato a Beslan, il 17 giugno 1990 – 22 anni Squadra: Cska Mosca Ruolo: Centrocampista offensivo Nato in Ossezia Settentrionale, regione caucasica martoriata da frequenti conflitti di matrice autonomista dopo la disgregazione...
ALEXANDER KOKORIN (Russia)Nato a Valujki, il 19 marzo 1991 – 21 anniSquadra: Dinamo MoscaRuolo: AttaccanteAlexander Kokorin ha iniziato a giocare a calcio nella sua città natale Valujki, al confine con l’Ucraina, sotto la supervisione di suo padre. Quando era in prima elementare, l'allenatore della sua scuola lo nota offrendogli un posto nella sezione calcistica. Alexander accetta sviluppando anche la disciplina boxistica in parallelo, prevista obbligatoriamente dalla struttura. All'età di 9 anni Alexander parte per Mosca sempre in compagnia del papà per sostenere un provino per lo Spartak, il provino va bene ma la società dice che è ancora troppo presto per inserirlo nei suoi ranghi. Ma i Kokorin non demordono e bussano alla porta della società rivale, la Lokomotiv, che accoglie Alexander a braccia aperte. Lì Kokorin trascorre sei anni, durante i quali vince ripetutamente le classifiche cannonieri delle varie categorie, facendo peraltro incetta anche di premi quale miglior attaccante delle scuole sportive del campionato di Mosca.All’età di 10 anni Alexander viene messo dal padre in un collegio e si ritrova da solo a Mosca. I primi due anni furono molto duri. Vede i genitori solo una volta ogni tre mesi e si allena duramente ogni giorno con la Lokomotiv. Resiste con l’aiuto delle nuove amicizie moscovite.Nel 2008 c’è il salto decisivo nella sua carriera, firma un contratto triennale per la Dinamo Mosca e il mese ottobre battezza il suo debutto con la nuova maglia. Debutto inatteso perché dettato dall’emergenza attaccanti nella squadra, entra a inizio ripresa contro il Saturn e segna subito, contribuendo alla vittoria per 2-1 della sua squadra. Diventa così il marcatore più giovane in gare di campionato nella storia della società a soli 17 anni e mezzo. Da lì comincia la sua ascesa, fatta più di spezzoni di partita che intere gare, ma Kokorin si fa trovare sempre pronto. Nel 2011 la Dinamo gli ha rinnovato il contratto fino al 2014, impaurita dalle offerte giunte per lui da Cska e Spartak.In Nazionale Under 21 brilla subito e viene selezionato nella Nazionale maggiore nell’ottobre 2011, per la partita amichevole con la Grecia che ha segnato il suo debutto con la maglia russa.Giocatore molto versatile, può svariare su tutto il fronte d’attacco. Ha grandi margini di miglioramento e qualità indiscusse: tecnica sopraffina, vede molto bene la porta e grande mobilità, ricorda come stile di gioco Francesco Totti. Il video che circola in Rete di un suo clamoroso gol sbagliato contro il Tomski non gli rende giustizia, probabilmente in questi Europei non avrà molto spazio per mettersi in mostra, ma è un giocatore di indubbio talento e che va tenuto sicuramente d’occhio.
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