Il precedente
—L'ultima assenza di Thuram risale al derby di Supercoppa, il pericoloso precedente del 6 gennaio, ma stavolta non è il caso di mettere in conto un reparto diverso da quello titolare. Rispetto a quella finale di Riyad, qui c'è infatti più tempo da parte di Thuram per recuperare tra una partita e l'altra. Mentre la forbice di minutaggio tra prime scelte e alternative nell'attacco interista è piuttosto ampia.
Taremi, per esempio, da tre gare a questa parte si è limitato a ventuno minuti (tredici dei quali, contro la Fiorentina a San Siro, solamente perché Arnautovic ha chiesto il cambio). La serata di domenica cade esattamente quattro anni dopo il suo unico gol – erano gli ottavi di Champions e lui vestiva la maglia del Porto – segnato alla Juve. L'ultima volta di Taremi a bersaglio, peraltro, richiama anche l'ultimo successo dell'Inter (a Lecce) ottenuto fuori casa. Arnautovic è stato tanto utile, nel restare in scia al Napoli, quanto sfortunato per una partita durata meno di cinquanta minuti. Correa invece è tornato a disposizione da poco, ma non mette piede in campo da oltre due mesi.
Cambiano le fasce
—Di sicuro c'è che le corsie, a Torino, saranno nuove di zecca rispetto alla vittoria sulla Fiorentina: Dimarco si è lasciato alle spalle l'influenza (ieri era regolarmente con i compagni), mentre Dumfries - a segno nell'andata contro la Juve - lunedì ha scontato la squalifica dopo il giallo preso nell'ultimo derby”, si legge.
© RIPRODUZIONE RISERVATA




/www.fcinter1908.it/assets/uploads/202507/999cbc080ddf16c8f068dec67d58ddc1.jpg)


