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Rispetto ai suoi derby tante cose sono cambiate, a partire dalle proprietà, ora entrambe americane.
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Rispetto ai suoi derby tante cose sono cambiate, a partire dalle proprietà, ora entrambe americane.
«Nel 1991 quando sono arrivato in Italia, c’erano presidenti italiani che avevano un legame forte con le loro società e questo era molto bello. Ora il mondo del calcio è un po’ più... anonimo e ci si deve adattare. I nuovi investitori portano capitali freschi e possono far bene».
Di Berlusconi che ricordo ha?
«Fantastico. Lui era un signore, proprio come Galliani, e trasmettevano la loro classe alla società».
Qual è il derby che ricorda con più piacere?
«Ho segnato il 7 gennaio 2001 e la mia rete è stata quella del 2-2: una gioia indimenticabile».
E l’interista più tosto da sfidare nel derby?
«Cordoba era davvero aggressivo, Blanc di meno, ma era intelligente e sapeva come anticiparti».