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Sacchi: “La Nazionale non si rifiuta, io rinunciai a due miliardi! Ora punterei su…”

Alessandro Cosattini Redattore 

Su chi puntare, adesso?

«Leggo i nomi di molti allenatori, da Cannavaro a De Rossi a Gattuso. Non mi sento di esprimere un giudizio sulle loro qualità. Hanno fatto le loro esperienze, sono stati grandi campioni, hanno sicuramente il colore azzurro appiccicato alla pelle, e hanno emozionato il pubblico italiano quando hanno vinto il Mondiale del 2006. Ma fare il commissario tecnico dell’Italia è un mestiere davvero molto complicato, ve lo dice uno che su quella panchina c’è stato. Bisogna selezionare, allenare, gestire le pressioni, fare gli psicologi... Mica facile... Però che gioia poter sedere su quella panchina!».

Tra i papabili circolano anche i nomi di Pioli e di Mancini.

«Pioli pare sia stato contattato, ma ora allena in Arabia e poi forse è in parola con una squadra di club. Non so... E Roberto Mancini è senza panchina, questo è vero...».

Mancini, però, non si è lasciato molto bene con il presidente Gravina, dopo che nell’estate del 2023 ha abbandonato l’Italia per allenare la Nazionale dell’Arabia Saudita.

«Tutti possono sbagliare, e in quel caso Mancini ha sbagliato. Mi sembra che recentemente abbia anche ammesso l’errore, e questo vuol dire che l’uomo sa fare autocritica. L’importante è non perseverare. Credo che una seconda possibilità debba essere concessa a tutti, una volta che hanno capito di non essersi comportati bene e lo hanno pure ammesso. Dunque, anche Mancini, secondo me, avrebbe diritto a una chance. In fondo, l’ultimo trofeo lo abbiamo vinto con lui in panchina. L’Europeo del 2021 ce lo siamo già dimenticato? In quell’occasione lui fu bravissimo a costruire una squadra e a darle un gioco. Dopo quel successo, è stato il buio totale».