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fcinter1908 news interviste Samuel: “Chivu ha capito che non serviva cambiare tutta l’Inter. Lautaro, capita che…”

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Samuel: “Chivu ha capito che non serviva cambiare tutta l’Inter. Lautaro, capita che…”

Eva A. Provenzano
Eva A. Provenzano Caporedattore 
L'ex difensore nerazzurro ha parlato su Skysport dei nerazzurri, del suo ex compagno che oggi li allena, e dell'argentino

Walter Samuel, ex giocatore dell'Intere collaboratore tecnico dell'Argentina di Scaloni, ha parlato a Skysport. Questo è quanto ha detto l'ex nerazzurro:

-Roma-Napoli oggi, hai vinto con i giallorossi: che sensazioni hai sulla Roma da scudetto? 

È ancora presto, ma vedo tante cose buone. Creano tante occasioni, le squadre di Gasperini lo hanno sempre fatto. Devono essere lì a marzo quando si decide la questione dello scudetto secondo la mia opinione. 

-Soulé e Dybala, li state seguendo con la Nazionale? 

L'Argentina non chiude la porta a nessuno e sono due grandi giocatori. Continuiamo ad osservarli e vedremo cosa deciderà Scaloni. Adesso abbiamo una pausa lunga, ci piacerebbe allenarli sul campo ma dovremo osservarli dato che fino a marzo non avremo competizioni. 

-In Italia facciamo fatica, dal tuo compagno Totti in poi, ad avere numeri 10. In Argentina ne avete tanti sulla scia di Maradona: perché in Argentina ce ne sono di più. Questione di talento o voi lasciate osare? 

Penso che in Argentina lo specchio prima era Maradona e ora per tanti ragazzi è Messi. Quando tutti vanno a scuola calcio vogliono imitare quei giocatori. La cosa importante è lasciarli negli ultimi metri avere la loro fantasia, è quello che pensiamo noi. Sicuramente fai delle cose tattiche e lavori anche sulla difesa ma lasciamo esprimere la loro qualità.

-Le squadre indicate per lo scudetto: sull'Inter e sul lavoro di Chivu, per capire anche cosa sta facendo, come è riuscito a leggere la squadra? 

Con Cristian abbiamo condiviso tante esperienze all'Inter e alla Roma. Lo conosco bene e abbiamo fatto il corso allenatori insieme. Sono contento che sia all'Inter, è molto preparato e sicuramente si è reso conto che non c'era bisogno di cambiare tanto la squadra perché la squadra è arrivata in finale di CL e ha lottato fino all'ultima giornata per lo scudetto. Era fondamentale entrare nelle teste dei giocatori per continuare a competere. 

-Difficile gestire uno come Lautaro Martinez? 

Noi siamo stati ex calciatori e ora è chiaro che da allenatori certe situazioni le vivi in maniera diversa. Ma quando esci prima o non giochi è normale un pochettino rimanere male ma è importante mettersi il giorno dopo con la testa sulla squadra. Questo conta. Lautaro lo ha sempre fatto con noi e lo ha fatto sempre con l'Inter. Capita che ci si arrabbi, ma sono cose che restano là come succede sempre. 

-La prossima sfida sarà tra Lautaro-Nico Paz. Diverse volte sei stato anche allo stadio a seguire il 10 del Como, fa parte del vostro gruppo: pronto per il salto in ottica Nazionale e di club se si pensa al Real? 

Sì, lo ha già fatto l'anno scorso e si sta confermando. Da noi abbiamo cercato di inserirlo piano piano. Ma ci sta dando tanto e sarà del futuro della Nazionale. Non sono io il CT ma ci contiamo e continuiamo a vederlo e vedere come gioca nel Como. 

-La Nazionale Argentina in vista del Mondiale è sempre favorita? 

Abbiamo fiducia nei nostri giocatori, ma siamo coscienti che ci sono tante Nazionali attrezzate. Abbiamo fiducia nei nostri mezzi e vedremo dal sorteggio cosa uscirà. E anche l'Italia, se dovesse passare, nessuno vorrebbe averla contro. Il Mondiale è una competizione di un mese e contano tanto i dettagli. 

(Fonte: SS24)