Lui mi ha cambiato la vita. Ero in un momento bruttissimo, ho giocato bene al primo anno al Real, poi ho avuto un problema privato e sono andato giù. Dal primo giorno ho visto un allenatore top, sia tatticamente che nel management. Lui sapeva cosa stava facendo. Io ho giocato sempre, un lunedì mi chiama e mi dice come ti senti, ti vedo un po' stanco. Mi ha detto: adesso tu vai a casa in Olanda e torni giovedì, venerdì andiamo in ritiro e sabato giochi, vai via. Vai qualche giorno con la famiglia. Quando sono tornato giovedì ho pensato devo fare tutto per lui. Sabato poi ho fatto 2 gol, ero titolare, avevamo vinto col Siena 4-3. Lui mi ha detto: Grazie Wes, volevo questo. Per me è lo Special One, ma non per quello che vedono da fuori, ma per quello che vedevamo noi da dentro. Non lo fa nessun allenatore. Anche Maicon era squalificato per due partite e lo ha mandato in Brasile. Tu conosci van Gaal quando prendevi un rosso lui ti dava una punizione. Poi dopo due settimane Maicon è tornato come una bestia, ha mangiato tutto San Siro da solo. Lui sa tutto. I primi 11 sono sempre contenti, ma è importante che siano contenti tutti i 23. Dopo 4-5 mesi così tutto cambia. Ci sono quelli contenti, ma gli altri? E arrivano i problemi. Lui sapeva perfettamente cosa faceva. Materazzi non giocava quasi mai, ma hai visto quell'immagine dopo Madrid. Forse Ancelotti come lui, anche se non lo conosco bene.
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