Riguardandomi indietro rivedo quel bambino che giocava con i suoi fratelli sotto casa. Gli direi che diventerà un uomo. E che nella vita incontrerà problemi e difficoltà, ma conta come li si affronta. L’importante è continuare a testa alta e con un sorriso sincero sul volto, lavorando per quella passione che da sempre vive in lui. E magari un giorno arriverà a realizzare quel sogno: vincere la Champions con mio fratello Aleksandar e papà in panchina.
fcinter1908 news interviste Filip Stankovic: “L’Inter è e sarà sempre la mia casa. Ho un sogno con mio fratello e mio papà”
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