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Zanetti: “Bayern-Inter, vi dico la mia. Bisseck grande futuro. Inzaghi, Lautaro e Oaktree…”

Gianni Pampinella Redattore 

Thierry Henry di Inzaghi ha detto: "Penso che non se ne parli abbastanza. Ho visto cose all'Inter che non avevo mai visto prima nella storia del calcio o in Italia". Secondo te, cosa intende Henry con questo enorme elogio?

"Penso che si riferisca al fatto che il nostro allenatore sia piuttosto riservato e non si sappia molto di lui. Parla attraverso le sue azioni e attraverso il gioco della sua squadra. Questa squadra lo ha seguito alla perfezione negli ultimi anni ed è costantemente migliorata".

Tanto che la Gazzetta dello Sport si è recentemente chiesta in un editoriale: “C’è mai stata un’Inter che abbia giocato meglio?”

"In realtà ho l'impressione che questa Inter sia una squadra piacevole. Perché esprime ciò che ogni tifoso che ama il calcio desidera". 

Se c'è una cosa che contraddistingue l'Inter è la solidità difensiva. In Champions League ha subito solo due gol in dieci partite. Come si crea una struttura così solida?

"Soprattutto è il frutto del duro lavoro di tutto il team. Non sono solo i difensori o il portiere. Il lavoro difensivo inizia dagli attaccanti, che dimostrano un alto senso di responsabilità".

Giocare con ali offensive forti ti espone a rischi difensivi.

"Sì, certo. Ma non importa chi gioca sulle fasce: tutti sanno come gestire la situazione. Tu hai l'esperienza. In circostanze normali, sulla sinistra giocano Federico Dimarco e sulla destra Denzel Dumfries, molto importanti nello schema di Inzaghi. Dumfries per la potenza che dimostra, che gli consente di entrare in gioco come un altro attaccante. E Dimarco, perché ha una grande qualità nei piedi. Entrambi sono estremamente importanti per la preparazione dei gol".

E il centrocampo dell’Inter è un gioiello pieno di creatività.

"Non importa chi gioca: Calhanoglu, Micky, Barella, Frattesi... - fanno tutti un ottimo lavoro".