"Ex difensore polivalente tra fascia sinistra e centro. Chivu è stato all'Inter tra il 2007 e il 2014 e ha vissuto il biennio d'oro di José Mourinho. culminato nel Triplete del 2010. Lo Special One è il suo venerato maestro. Soldato di Mou, in campo nell'epica semifinale di Champions 2010 al Camp Nou contro il Barcellona di Guardiola, Chivu ha imparato il valore dell'equilibrio tattico-strategico-mai perdere le giuste distanze tra i reparti - e l'importanza della comunicazione. Ad Amsterdam, prima della partita contro l'Ajax in Champions, lo ha omaggiato: «lo non sono scemo», ha detto, e tutti hanno pensato a quel primo giorno di Inter in cui Mourinho esclamo: «lo non sono un pirla». Chivu passa per essere un comunicatore positivo, con il sorriso, ma è un'apparenza: nelle conferenze. Ha lo sguardo "assassino" e trova sempre il tempo e il modo per una stilettata, per una polemica. Lo fa con pacatezza, non si arrabbia, ma lo fa.
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Inter-Como: dai principi, ai maestri alla gara di oggi: che sfida tra Chivu e Fabregas
Guardiola, Wenger, Conte: è la filiera dei venerati maestri di Fabregas. Da Guardiola, al Barcellona, Fabregas ha assimilato il gusto per il bel gioco e la ricerca continua di nuove tracce, guai a stare fermi. Arsene Wenger, all'Arsenal, gli ha trasmesso l'occhio clinico per i giovani, il Como è zeppo di belle promesse volute da Fabregas. Da Antonio Conte, che lo ha avuto al Chelsea, ha mutuato la maniacalità per il lavoro, l'ossessione per i dettagli. Il suo difetto oggi ci sembra una comunicazione troppo compiaciuta. Quando parla, è bello ascoltarlo, ma a volte Fabregas assume toni da predicatore o da guru, sembra che voglia fare evangelizzazione".
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