"Aveva bisogno di innesti robusti pure la Juve, e Kolo Muani almeno per ora è il colpo più importante di gennaio: tre gol in due partite, roba da rianimare persino Vlahovic, emulazione o concorrenza che sia. La Juve ha congedato male Danilo, che da parte sua non se l’è tenuta, e ha aggiunto tanto dietro pescando giocatori che non giocavano: Alberto Costa, Veiga e Kelly superano di poco i mille minuti complessivi in stagione. Anche qui si può supporre che uno sfonderà e un altro verrà rispedito al mittente, le architetture contrattuali a questo servono. Salendo in zona scudetto, è chiaro che la cessione di Kvaratskhelia al Psg sia l’altra faccia della luna rispetto a Kolo Muani, ovvero l’addio più doloroso dell’intera serie A. È giusto che Conte sia dispiaciuto per non averlo sostituito con Garnacho o Adeyemi, non si strappi le vesti per Saint-Maximin, uno che a furia di aspettarlo era finito in Arabia Saudita. Okafor ha fallito al Milan ma al Salisburgo era tutt’altro che male, e a 24 anni deve avere ancora più di qualcosa nel serbatoio".
"L’Inter ha ottenuto ieri da Zalewski una giocata che vale già più dell’intero mercato estivo: poteva avere un senso sostituire una delle punte di scorta, ma OakTree non deve aver dato luce verde. Resta il fatto che stavi perdendo il derby e hai buttato dentro tutti tranne che loro. Bene l’Atalanta, perché Posch copre un buco ma soprattutto Daniel Maldini è un’ipotesi di campione che Gasperini chiarirà: analogamente inquieta un po’ la rinuncia a Zaniolo, come se avesse mancato la sua chance. Affidiamoci a Palladino, che ha già rianimato Folorunsho, e aggiungiamo Fagioli all’ultima ora. La Fiorentina ha accumulato un po’ di nazionali (senza mollare Comuzzo). A pioggia qualche altro affare che ci piace: il Torino è l’approdo giusto per Casadei, che ha studiato nelle migliori università e ora potrà far carriera in Italia. Belahyane dopo il Verona farà bene anche alla Lazio. Dorgu è un vero business per il Lecce, ma ci mancherà".
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