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L’anno che verrà: Esposito pronto a prendersi l’Inter. “Non ha senso fermare un purosangue”
Era pronto ad entrare anche a Riyad, ma poi Chivu- come ha detto lui stesso - ha evitato di fargli tirare a freddo il rigore. Pio Esposito e altri compagni, come Calhanoglu, hanno assistito così alla debacle contro il Bologna dagli 11 metri. Rigori tirati malissimo: Barella, Bastoni e Bonny hanno completamente sbagliato la loro occasione e l'Inter è tornata a Milano con qualche rimpianto in valigia e un 2025 pieno di tante emozioni e serate da dimenticare.
Del giovane nerazzurro parla questa mattina, in prima pagina, La Gazzetta dello Sport. E parla dell'anno che verrà e che potrebbe essere per l'attaccante italiano quello della svolta. Tante sono le aspettative. Tutti frenano, bisogna dargli tempo. E anche spazio. Proprio nell'anno più difficile per l'Inter il giovane nerazzurro è riuscito a mettersi in mostra con i tanti gol segnati con lo Spezia in Serie B e quando è stato il momento di decidere se puntare su di lui o meno, l'Inter ha deciso di tenerlo in rosa, nella squadra di Chivu che lo conosce dai tempi delle giovanili.
"L'anno che si sta concludendo ha rivelato che quel ragazzone rimasto fuori in Arabia Saudita sarebbe stato un caposaldo della squadra del futuro. Futuro prossimo, eh. Pio Esposito ha ancora tanto tempo davanti a sé, avendo compiuto 20 anni a giugno, ma è animato dalla voglia di accorciare la strada verso l’Olimpo degli attaccanti: non si segna per caso in tutte le competizioni alle quali si prende parte, Mondiale per club e Nazionale compresi", ha scritto La Gazzetta dello Sport.
L'Inter ha visto e sperato in qualcosa dopo aver visto quanto fatto in Serie B e lo ha trattenuto. "Il club, qualche stagione prima, aveva immaginato che l’Esposito promettente fosse il fratello maggiore Sebastiano, che oggi si sta ritagliando uno spazio importante al Cagliari. Invece hanno estratto l’altra pepita dentro alla famiglia di calciatori - il terzo, Salvatore, gioca ancora a Spezia ma è nel mirino della Sampdoria - accorgendosi in fretta del suo valore: non a caso subito dopo la finale di Monaco a Pio hanno fatto firmare un contratto di cinque anni da un milione netto a stagione. E poi, nonostante le tante richieste arrivate sul tablet di Piero Ausilio per un altro leasing in un concessionario di provincia, lo hanno tenuto all’Inter perché Chivu, che lo aveva allenato nelle giovanili, era rimasto impressionato dalla sua raggiunta maturità", si legge nello stesso articolo.
E adesso arriva un nuovo anno, arrivano tante altre partite e Pio proverà a fare il salto decisivo dall'essere un giovane talento al diventare la punta centrale e forte di cui l'Inter ha bisogno. Con l'infortunio di Bonny, una leggera distorsione al ginocchio rimediata in allenamento, si potrebbe creare un po' di spazio per Esposito. Perché è lui in questo momento l'unica alternativa a Lautaro e Thuram.
"In prospettiva Esposito punta ad acquisire la giusta centralità che spetta ai talenti speciali, a prescindere dall’età. Tra campionato e Champions, passando per la Coppa Italia, conta di mostrare i muscoli non solo con l’esultanza in stile Hulk ma anche con la capacità e la continuità di determinare i risultati. Vale per la seconda parte di questa stagione ma vale ancora di più per la prossima, quando non si accontenterà di un ruolo da supplente: fin qui ha giocato 818 minuti in tutte le competizione, l’equivalente di 9 partite intere, ma soprattutto è stato titolare 7 volte su 23, cioè meno di un terzo delle occasioni. E’ un buon punto di partenza che può diventare una catapulta, più forte dei suoi tiri potentissimi, verso paesaggi inesplorati. Pio dovrà pazientare, accettare, imparare. Ma non per molto ancora: non ha alcun senso frenare un purosangue", conclude la rosea.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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