"Quella porta, invece, Lautaro è tornato a sentirla come ai tempi d’oro – siamo a quattro centri nelle ultime cinque partite – e la perla che ieri sera ha sbancato lo stadio dello Sparta è uno spot della condizione ritrovata. In quel pallone schiacciato sotto la traversa sfruttando il cross di Bastoni c’è tutto il meglio del capitano. Coordinazione, senso del gol e del gioco, perché quell’azione l’ha avviata lui, prima di appostarsi sul secondo palo e colpire. C’è, soprattutto, la fame del leader che trascina il resto della truppa nelle notti che contano, ed è un segnale senza confini. Dalle rivali di Champions al Napoli di Conte, sono tutti avvisati, Lautaro è tornato cannibale. Perché sarà anche vero che ha sempre tirato il gruppo, anche quando non segnava, come ha detto l’altro giorno Thuram, ma vuoi mettere un bomber così chirurgico al momento giusto? Ecco, il cambio di passo in questo 2025 appena iniziato è evidente: a gennaio, nessun giocatore dei cinque principali campionati europei ha segnato in più competizioni rispetto a Lautaro, che ha spalmato le sue quattro reti tra Supercoppa, campionato e Serie A", aggiunge il quotidiano.
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