Da notare la differenza in Champions: in casa l'Inter ne ha vinte 3 su 3, lontano da San Siro, invece, un solo successo, nel finale contro lo Young Boys, un pareggio a Manchester contro il City e il KO di Leverkusen. "Non è così scontato interpretare questi numeri. Anche se forse una chiave di lettura può esserci. In Serie A, l’Inter ha mancato il bottino pieno contro le avversarie di maggiore livello che si sono presentate a San Siro. Le ragioni? Qualche disattenzione difensiva, oltre ad un pizzico di stanchezza che ha condizionato i finali con Milan, Juventus e parzialmente Bologna. L’atteggiamento, però, non è mai cambiato. Nel senso che Lautaro e compagni hanno sempre disputato partite di grande spinta offensiva. In Champions, invece, a parte la Stella Rossa, tra Lipsia e, soprattutto, Arsenal l’approccio è stato più accorto, più attento: una volta trovato il gol, in sostanza, la priorità è diventata difenderlo, piuttosto che andare a caccia del raddoppio. E, alla riprova dei fatti, questa scelta ha pagato. L’auspicio, evidentemente, è che renda anche in futuro, tra la trasferta in casa dello Sparta Praga e il match conclusivo a San Siro con il Monaco, che concluderanno la prima fase", commenta il CorSport.
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